IL PROGETTO

Ferrovia interrata tra Mollaro e Segno 

Il progetto del Comune di Predaia illustrato in consiglio dal sindaco Forno: nel bilancio 2018-2020 uno studio di fattibilità


di Giacomo Eccher


PREDAIA. Interramento della Trento Malé nella tratta tra Mollaro e Segno come soluzione per gli attuali, e atavici, problemi di accesso viario alle due frazioni.

Questa l’ipotesi uscita dal cilindro delle variazione al bilancio di previsione finanziaria 2018-2020 approvata a maggioranza dal consiglio comunale di Predaia nella seduta lampo (poco più di un’ora) dell’altra sera a Taio.

All’interno del documento spicca un nuovo capitolo dal titolo “Studio di fattibilità per il Miglioramento della viabilità in entrata al Comune di Predaia attraverso gli abitati di Mollaro e Segno con potenziale interramento della linea elettrica Trento Malé e nuovo accesso all’area produttiva/artigianale”.

Un punto chiave che il sindaco Paolo Forno ha voluto chiarire elencando obiettivi e motivazioni dell’operazione che se andrà in porto rivoluzionerà la viabilità in questa vasta, e strategica, zona della valle di Non dove si concentrano, oltre a due tra le più popolose frazioni di Predaia, un’area industriale di rilevanza provinciale e le gli stabilimenti di due dei marchi tra i più noti del Trentino, Mondo Melinda e Trentingrana.

«Gli abitanti di Segno e Mollaro vivono da anni un forte disagio legato alla presenza dei passaggi a livello e ad una precaria situazione legata alla viabilità. Oggi il Comune di Predaia non può più far finta di nulla, abbiamo quindi deciso di attivarci al fine di risolvere alcune problematiche che riteniamo fondamentali», ha detto il primo cittadino in aula.

Cinque secondo Forno gli obiettivi dello studio: miglioramento degli accessi ai centri abitati di Mollaro e Segno; miglioramento della vivibilità dei centri abitati; miglioramento dell’accesso all’area artigianale di Mollaro con un’entrata alternativa rispetto al paese; collaborazione con le attività economiche del posto (Melinda, Trentingrana, ecc) per pianificare interventi migliorativi dal punto di vista paesaggistico e, dulcis in fundo, miglioramento della viabilità veicolare in vista del rilancio turistico delle grotte ipogee di Rio Maggiore che stanno con forze entrando tra le attrattive più gettonate della valle. Tra la realtà e la soluzione c’è però di mezzo la ferrovia Trento Malé, e tutta l’operazione dipende dall’interramento della ferrovia ed è su questo che si concentrerà in via preliminare lo studio.

«Se ci pensiamo, la “piana” di Mollaro rappresenta una vera e propria “porta di ingresso” della Val di Non. L’intervento, quindi, oltre a migliorare la viabilità in accesso ai paesi e alle aree artigianali e produttive, punta a un generale riordino che abbia degli effetti positivi anche sul paesaggio», ha chiarito ancora Forno.

Lo studio ha un costo di circa 22 mila euro, somma in carico al bilancio comunale ma l’operazione dovrà necessariamente trovare il coinvolgimento, e quindi le risorse, della Provincia, e questa è un’altra storia. Sulla variazione dei bilancio le minoranze in blocco si sono astenute.

«Ma non per quanto riguarda lo specifico punto sull’interramento della Trento Malé, ipotesi che va calibrata e studiata bene per la sua strategicità, ma su tante altre voci di che la maggioranza ha inserito nelle variazione alcun delle quali non le condividiamo», è stata la spiegazione del consigliere Michele Pinter.













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