«Alleanza sì, incorporazione no per l’Apt Val di Non»

Cles. La Val di Non ha pochi numeri nel turismo ma possiede grandi potenzialità che tutti le riconoscono. Se qualcosa deve cambiare nell’organizzazione della promozione turistica il ragionamento è...



Cles. La Val di Non ha pochi numeri nel turismo ma possiede grandi potenzialità che tutti le riconoscono. Se qualcosa deve cambiare nell’organizzazione della promozione turistica il ragionamento è giusto farlo ma senza ipotesi di incorporazione di un territorio da parte di un altro turisticamente più forte. Si parli piuttosto di associazioni e di alleanze che rispettino le peculiarità dei territori e le loro ambizioni di crescere anche nell’ospitalità. Questo in estrema sintesi quanto emerso l’altra sera dall’affollato incontro dell’assessore provinciale al Turismo, Roberto Failoni, con i vertici dell’Apt, gli operatori turistici e gli amministratori comunali che hanno gremito la sala baronale del Palazzo Assessorile di Cles.

«Un incontro interlocutorio ed informativo – ha messo le mani avanti l’assessore per smorzare le polemiche che hanno accompagnato sul nascere la sua riforma – perché non ci sono decisioni già prese ma solo l’urgenza di rivedere, dopo oltre trent’anni, l’organizzazione del comparto turistico provinciale che deve rapportarsi ai profondi cambiamenti che il settore ha conosciuto nel corso degli ultimi decenni». Questa la premessa e poi ha scodellato per slide le linee guida del disegno di legge che nei parametri ha messo con evidenza che l’Apt della Valle di Non è una delle candidate alla sparizione con la prevista riduzione del numero delle Aziende essendo lontana dal minimo di presenze annue (un milione) e con un bilancio nel triennio di 5 milioni. «Criteri che non tengono conto delle peculiarità dei vari territori e il loro potenziale di crescita ma si limita a fotografare la situazione attuale» - ha obiettato il presidente dell’Apt nonesa, Lorenzo Paoli, intervenendo subito dopo l’assessore.

Paoli ha in ogni caso ringraziato Failoni per aver voluto incontrare personalmente i rappresentanti della Val di Non ed aver ascoltato gli spunti e gli interventi durante la serata. «Ora, dopo aver appreso i contenuti del disegno di legge per la prima volta, abbiamo gli elementi per aprire un confronto all’interno del Cda e con i rappresentanti del territorio». La grande partecipazione di pubblico – ha aggiunto il presidente - è la dimostrazione che il tema è di grande interesse per la Val di Non. In sala infatti erano presenti non soltanto operatori turistici, ma anche sindaci e amministratori locali, rappresentanti del mondo economico e della cooperazione della Val di Non. Da sottolineare la presenza dei presidenti delle Casse Rurali Valle di Non e Novella e Alta Anaunia e la rappresentanza del Consorzio Melinda. Rimane il fatto che, con i numeri del Dl Failoni, l’Apt Valle di Non risulterebbe tra quelle che devono unirsi con altre realtà. «Noi siamo sicuramente disponibili ed aperti al dialogo con le Apt limitrofe, ma chiediamo all’assessore che venga garantita una tutela a tutti i territori interessati dalla riforma, e che questa tutela venga formalmente inserita nella legge» - ha affermato in proposito Paoli. Ed ha aggiunto: «In ogni caso, se ci dovrà essere un sodalizio con un’altra Apt, riteniamo che questo debba far nascere una nuova realtà, parlando quindi di “fusione” tra due enti e non certo di “incorporazione” di uno rispetto all’altro. Riteniamo inoltre fondamentale, essendo coinvolti direttamente in una potenziale “fusione”, di dover essere presenti e protagonisti nei tavoli in cui si deciderà il destino dell’Apt Val di Non». G.E.















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