Il diedro sopra Maso Nuovo domani sarà fatto a pezzi 

La zona rossa. Durante l’esplosione, dalle 15 alle 15.30, sarà chiusa la strada. Da diversi giorni, e fino a sabato prossimo, gli abitanti della zona per sicurezza passano le giornate fuori casa



Mezzocorona. Sta andando tutto secondo i tempi previsti a Mezzocorona, per i lavori alla parete rocciosa che sovrasta Maso Nuovo, lì dove si erano staccati dei massi che a novembre erano caduti sui tetti. Domani ci sarà una prima esplosione per la demolizione del diedro che minaccia le case che stanno di sotto. Il sindaco Mattia Hauser ha firmato una nuova ordinanza: di fatto ha creato una zona rossa, dove domani non si potrà assolutamente accedere. Il divieto varrà solo per mezzora, durante l’esplosione, dalle 15 alle 15 e 30.

In realtà trenta persone in questi giorni stanno già passando le loro giornate fuori casa. In una precedente ordinanza, il sindaco aveva infatti imposto l’abbandono delle case dalle 8.30 del mattino alle 17.30. «Con questo nuovo provvedimento integriamo quello che era già stato fatto, perché durante l’esplosione dovremo allargare il perimetro e coinvolgere anche la strada, affinché non passi nessuno da lì. In realtà è stato deciso di far sgretolare il diedro in due passaggi: ci sarà la prima deflagrazione e solo dopo i tecnici decideranno cosa fare», spiega Hauser.

I lavori stanno comunque procedendo secondo i piani e la prima ordinanza – quella che si riferisce all’abbandono delle case – è valida al momento fino al 18 gennaio. Il sindaco spera di riuscire ad accorciare i tempi, perizie geologiche permettendo. «Questi sono lavori di somma urgenza che dovevamo fare il più velocemente possibile. Non c’è un pericolo imminente, però stiamo cercando di dare la massima tranquillità a chi vive in quella zona. Bisogna trovare il giusto equilibrio fra il rispetto per i residenti e il rispetto per la montagna».Anche se il pericolo zero non esiste, come si è visto con le due scariche di sassi: la prima a gennaio e la seconda, più importante, a novembre 2019. «Ma è lo stesso in qualsiasi zona analoga del Trentino, dove certezze non ci possono essere – spiega il sindaco –. L’importante è però non esagerare con i timori, mettendo in campo tutte le attenzioni particolari per prevenire i pericoli». Nell’attesa che chi vive a Maso Nuovo possa tornare in casa, senza doverla abbandonare ogni giorno. D.E.













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