il repilogo

L’Svp sfiora il cappotto in Alto Adige. Spagnolli unico “italiano”. I no vax al 6%

La Volkspartei si conferma il partito più longevo del Parlamento (foto Kemenater)

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di Stefan Wallisch


BOLZANO. Nel bosco di partiti più o meno giovani del parlamento italiano spicca un larice secolare, la Suedtiroler Volkspartei. Il partito di raccolta dei sudtirolesi da tempo è l'unico partito ad essere ancora presente dal dopoguerra ad oggi e uno dei pochi in Europa capace di raccogliere il 40% dei consensi. Il 'cappotto' di sei parlamentari su sei è stato impedito solo dall'ex sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, che si è imposto nel collegio senatoriale di Bolzano per poche centinaia di voti.

La Svp ha comunque perso notevolmente voti rispetto al 2018 e a Roma i rapporti con un eventuale governo Meloni non saranno facili. "La Svp, come ha sempre fatto, a Roma parlerà con tutti. Chi ultimamente si è dichiarato a parole a favore dell'autonomia ora lo dimostri anche con i fatti", ha commentato il segretario della Svp, Philipp Achammer. "Ovunque avanzano le forze radicali, perché governare in questo momento così difficile non viene sempre premiato dagli elettori. Solo l'Alto Adige ha un altro colore, dove resistono le forze moderate", ha aggiunto il governatore Arno Kompatscher. A poche ore dal voto è arrivato il primo botta e risposta tra Svp e Fdi. La senatrice Julia Unterberger, in un'intervista, ha escluso che il suo partito possa votare la fiducia a un governo Meloni. In risposta Marco Galateo di Fdi ha detto che i "pregiudiziali sul governo, ancora da venire, di Giorgia Meloni, senza neanche aver potuto vederne il programma, sono una discriminazione ideologica".

"Buona fortuna autonomia se queste sono le premesse", ha aggiunto Galateo. Che il clima sia destinato a cambiare lo pensa evidentemente anche la Csu bavarese. Il ministro-presidente Markus Soeder ha infatti annunciato che il suo partito intende occuparsi maggiormente del benessere degli altoatesini, perché "là c'è molta, molta preoccupazione dopo la serata di ieri". Ma a sorprendere in Alto Adige non è stata certo la Svp quanto il risultato della lista Vita, vicina al movimento no vax, che si attesta intorno al 6%. Secondo la candidata Renate Holzeisen, "è andata molto bene, anche in considerazione del fatto che non abbiamo avuto alcuna visibilità e che siamo sorti, come formazione politica, poco prima delle elezioni".

A Bolzano l'anno prossimo si rinnova il consiglio provinciale e la candidatura di una lista no vax è sempre più probabile. "Il risultato - ha proseguito perciò Holzeisen - ci incoraggia a continuare il nostro lavoro, cercando di raggiungere gli obiettivi del nostro programma elettorale". Il suo movimento intende "contrastare con forza le violazione dei diritti dell'uomo".













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