Il caso

L’omicidio del lago di Garda: il vicino si sarebbe introdotto nell’appartamento di Chiara da una delle finestre di servizio delle scale condominiali

Emanuele Impellizzeri accusato delle aggravanti di aver agito con crudeltà e motivi abietti. Il suo legale: «È sotto shock, ma a breve collaborerà con gli investigatori»



LAGO DI GARDA. Emanuele Impellizzeri si sarebbe introdotto nell'appartamento di Chiara Ugolini da una delle finestre di servizio della scala del condominio, che dà accesso al terrazzino dell'appartamento della vittima.

Il particolare è emerso oggi, mercoledì 8 settembre, sulla base degli accertamenti svolti dai carabinieri.

L'aggressore non si sarebbe dunque introdotto nell'appartamento della vittima arrampicandosi dal suo balcone, come era stato ipotizzato in un primo momento.

All'interno del suo alloggio, verosimilmente la ragazza ha sorpreso Impellizzeri e ne è nata una colluttazione, culminata con l'aggressione mortale in cucina.

Impellizzeri è accusato di aver commesso l'omicidio con le aggravanti di aver agito con crudeltà e per motivi abietti. In base a quanto riportato nell'ordinanza del gip Angela Fantechi, la misura della custodia in carcere si è resa necessaria per il pericolo di fuga, per la gravità del fatto contestato e tenuto conto della personalità dell'indagato.

«Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere non perché non voglia sottrarsi alle sue responsabilità, ma perché è ancora sotto choc per quello che è successo», ha chiarito Mattia Guidato, il difensore di Emanuele Impellizzeri, accusato dell'omicidio di Chiara Ugolini a Calmasino di Bardolino. «Impellizzeri è ancora sconvolto - ha aggiunto il legale - ma nei prossimi giorni parlerà con il giudice, ha la disponibilità a collaborare».













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