IL CASO

Inseguono in auto mamma orsa (zoppicante) e cucciolo: la protesta ambientalista

Il coordinamento delle associazioni all'attacco: "Chiediamo alle autorità competenti che siano rintracciati e puniti i responsabili e che siano rese note le attuali condizioni degli animali".

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TRENTO. La vicenda del video in cui si vedono due persone che inseguono un'orsa e il suo cucciolo continua a tenere banco.

Numerose le reazioni suscitate e che hanno portato alla multa da parte del Corpo Forestale Trentino nei confronti delle due persone.

"Hanno deliberatamente, a bordo della loro auto, inseguito, terrorizzato e fatto precipitare una mamma orsa mutilata della zampa posteriore sinistra, e il suo cucciolone", scrive Il Coordinamento Ambientalista del Trentino formato da ENPA Onlus di Rovereto, LAC Trentino Alto Adige/Südtirol, LAV del Trentino, LIPU Trento, PAN-EPPAA e WWF Trentino, commentando il video.

Inseguono mamma orsa e il suo cucciolo con l'auto

Il video, postato sui social, sarebbe stato realizzato in Val Rendena. Nell'audio, da noi rimosso, risate e bestemmie, mentre mamma orsa, zoppicante, fugge nel bosco. LEGGI LA REAZIONE: Le associazioni ambientaliste: "Punite i responsabili"

"Malgrado l’handicap fosse noto, l’orsa viene letteralmente tormentata: nonostante ciò, i perpetranti ne vanno tanto fieri da divulgare il video della loro “prodezza”...", continua la nota degli ambientalisti. " Tuttavia, e nonostante la più che pessima amministrazione politica della Provincia Autonoma di Trento , giunge fortunatamente l’eccezionale notizia del bambino che, in Trentino pochi giorni fa, ha incontrato un orso a pochi metri ed ha seguito le istruzioni ricercate ed apprese sul web con diligenza, coraggio e razionalità: ci fa ben sperare per il futuro. Questo formidabile bambino ha evidentemente maturato una consapevolezza rara, speciale e, si spera, contagiosa. Alessandro è un prodigioso esempio, bravissimo lui e bravissimi i suoi familiari ed insegnanti. In un altro video recente degli escursionisti trentini avendo incrociato un orso si sono resi evidenti parlando: “Vai, vai ragazzo vai” e l’orso si è dileguato senza drammi per nessuno".

"La stragrande maggioranza dei problemi con gli orsi derivano da comportamenti scorretti degli umani nei loro confronti. Chi è dotato di un cervello che dovrebbe essere nutrito di cultura, conoscenza, educazione e preferibilmente utilizzato? Gli esseri umani. Chi dunque dovrebbe acquisire le competenze adeguate alla convivenza con orsi, lupi, e genericamente la fauna selvatica, e metterle in pratica? Un bambino di soli 12 anni ha trovato il modo e ha zittito i suoi adulti di riferimento con la sicurezza di chi si è informato".

"Le amministrazioni trentine hanno dato finora pessimi esempi di sé, nessuna ha preso in mano la decisiva fase di formazione e informazione della popolazione residente e dei turisti, della formazione di un gruppo di studiosi di riferimento anche internazionale sulla convivenza con orsi e lupi... Ci auguriamo come trentini ambientalisti/animalisti chesopraggiungano infine personalità politiche che sappiano nettamente distinguersi da questi modi di agire e trovino il modo di affrontare l’argomento".

"Che immagine del Trentino stiamo dando al mondo e quale vorremmo dare? Quella di due personaggi violenti e crudeli o quella di un bambino che con la forza del suo intelletto e del suo coraggio è riuscito a dare a tutto il mondo una lezione di convivenza civile con la fauna selvatica anche con quella considerata, erroneamente, pericolosa? Chiediamo alle autorità competenti che siano rintracciati e puniti i responsabili e che siano rese note le attuali condizioni di salute dell’orsa e del cucciolo".













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