AMBIENTE

I corsi d'acqua trentini significativamente contaminati da pesticidi sono undici

C'è una diminuzione rispetto al recente passato, quando se ne contavano tredici



TRENTO. Secondo le analisi di Appa «il numero dei corsi d'acqua significativamente contaminati dalla presenza di pesticidi è in diminuzione rispetto agli anni scorsi, passando da 13 a 11. Questo dato rappresenta circa il 3% di tutti i corpi idrici (412) che vengono classificati da Appa».

Lo scrive il vice presidente della giunta provinciale, Mario Tonina, nella risposta ad una interrogazione della consigliera provinciale Lucia Coppola (Futura). «La presenza di fitofarmaci nelle acque è evidentemente legata all'attività agricola ma solamente con la perseveranza delle iniziative che ormai da alcuni anni si stanno attuando, sarà possibile leggere nel tempo una effettiva risposta positiva dal punto di vista della qualità delle acque», prosegue Tonina.

I fitofarmaci nelle zone più vocate all'agricoltura quali Val di Non, Valle dell'Adige e parte della Valsugana vengono ricercati nelle acque superficiali mensilmente mentre nelle restanti zone dove l'agricoltura è presente in modo meno intensivo i controlli sui corpi idrici sono condotti con meno frequenza, fino ad una cadenza trimestrale. Questi monitoraggi portano ad una classificazione dei corsi d'acqua che viene aggiornata ogni tre anni. L'ultimo aggiornamento fa riferimento al triennio 2014 - 2016, mentre la nuova classificazione è prevista nel 2020. I fitofarmaci che si rinvengono con maggiore frequenza sono: Penthiopirad, Boscalid, Pirimicarb, Pyrimethanil, Fludioxonil, Tetraconazolo, Dimethomorph, Clorantroniliprolo, Fluodioxonil, Imidacloprid, Difenocolazolo.













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