Nel 2020 i ponti sul Caffaro avranno una nuova “vita” 

Opere pubbliche strategiche. Il Comune di Bagolino e la Provincia di Trento sono d’accordo La vecchia struttura sarà più larga per gestire il traffico. Quello nuovo per la viabilità secondaria



Lodrone. La saga dei ponti sul Caffaro si arricchisce di nuovi “stupefacenti” capitoli. Ieri è stato chiuso uno dei camminamento pedonali del vecchio ponte del 1906, perché pericolante. Ancor più clamoroso è però il nuovo piano che il sindaco di Bagolino Gianzeno Marca ha rivelato riguardo al destino della cosiddetta “rotonda quadrata asimmetrica”, cioè il raccordo che avrebbe dovuto essere formato dal vecchio e dal nuovo ponte, adibiti a gestire il traffico l'uno in un senso e l'altro in quello opposto. A quanto pare Comune di Bagolino e Provincia di Trento pensano di cambiare completamente impostazione. Il vecchio ponte sarà risanato, allargato e gestirà il grosso del traffico fra Trentino e Lombardia. Quello nuovo invece si dovrà accontentare di dar sfogo alla viabilità secondaria. In effetti visti i problemi di curvatura pare una scelta logica... ma forse ci si poteva arrivare prima di spendere 3,8 milioni per realizzare un ponte nuovo su cui i mezzi pesanti svoltano con molta fatica.

La storia

Per chi non lo ricordasse da qualche anno i ponti sul Caffaro sono 2. Uno del 1906, che ha sempre funzionato, e un altro, del 2017, mai aperto. Una situazione che come ovvio ha dato adito a non poche polemiche. Ieri mattina di buon ora nelle vicinanze dei ponti sul Caffaro c'era anche il sindaco di Bagolino, Gianzeno Marca. Il primo cittadino era in visita al vecchio ponte assieme a un gruppo di ingegneri mandati dalla Provincia di Brescia e dal sopralluogo è scaturito subito un primo risultato concreto. Chiuso il camminamento pedonale a valle del ponte perché evidentemente pericolante, e a sentire il sindaco non è che la solidità del più che centenario ponte (113 anni) ispiri particolare fiducia.

La verifica

«Stamattina (ieri ndr) con alcuni ingegneri della Provincia di Brescia abbiamo effettuato un sopralluogo per controllare lo stato del vecchio ponte sul Caffaro - dice Gianzeno Marca - la verifica era stata richiesta dal Comune di Bagolino alla Provincia, che ne è proprietaria. Il risultato dell'analisi si saprà fra qualche giorno ma posso dire fin d'ora che la situazione non è parsa delle migliori, tanto che si è anche riscontrata la necessità di chiudere uno dei passaggi pedonali perché pericolante. Questo controllo andrà a far parte di un censimento di tutti i ponti bresciani e ho il timore che verrà segnato come uno di quelli da bollino rosso».

Gli sviluppi

Il Comune di Bagolino però con la Provincia di Trento ci ha già parlato di recente, e gli sviluppi della discussione hanno del clamoroso: «La Provincia di Trento ci ha proposto di cambiare progetto - continua il sindaco - il vecchio ponte, una volta sistemato verrà allargato e resterà la struttura principale per gestire tutto il traffico della statale fra Brescia e Trento. Il nuovo ponte invece sarà utilizzato per la gestione della viabilità secondaria fra via Campini e via San Valentino. Potranno passarci automobili e furgoni, ma niente di più. È un piano che ci trova concordi, sebbene si debba ragionare sui costi perché per far tutto l'utilizzo del ribasso d'asta dalla costruzione del nuovo ponte (circa 700 mila euro ndr), che in parte è già stato speso, potrebbe non bastare. Una volta che avremo i dati completi forniti dagli ingegneri della Provincia di Brescia ci siederemo tutti assieme con la Provincia di Trento e ragioneremo meglio su come procedere, anche perché il tempo passa veloce».

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