La val di Breguzzo sarà protetta dai confini del Parco naturale 

Una decisione attesa. Ieri sera il Comitato di gestione ha adottato in via definitiva la variante 32 voti favorevoli, 5 astenuti. Il presidente Masè ha illustrato le novità della governance futura



Strembo. Era atteso il via libera per la salvaguardia del territorio. E ieri sera, durante l’assemblea del Comitato di gestione del Parco naturale Adamello Brenta, è arrivato. La Val di Breguzzo entra nei confini dell’area protetta del Parco. La variante 2018 ieri sera ha ricevuto 32 voti favorevoli e cinque astenuti. Ora la palla passa alla Provincia, per l’adozione finale.

L’attesa variante prevedeva l’ampliamento dei confini dell’area protetta di 534 ettari in Val di Breguzzo. Dopo l’approvazione in via preliminare da parte del Comitato nel febbraio scorso, la variante è stata messa a disposizione del pubblico per eventuali osservazioni. Nel periodo di deposito sono pervenute 18 osservazioni di cui otto da parte di pubbliche amministrazioni o associazioni e dieci da parte di soggetti privati. Allegato alla variante vi è il “Documento 9” che riporta un quadro complessivo delle osservazioni accolte o rigettate dalla Giunta del Parco secondo motivazioni tecniche. Acquisito il parere positivo anche del Comitato scientifico delle aree protette, ieri il Comitato di gestione del Parco ha dunque approvato la variante con 32 voti favorevoli e 5 astenuti e ha chiuso l’iter per quanto di competenza. Ora la Giunta provinciale avrà sessanta giorni di tempo per adottarla in via definitiva.

Tornando all’assemblea, 35 i membri presenti all’inizio dell’assemblea nella sala polifunzionale del municipio di Strembo. Il presidente Joseph Masè ha illustrato e sostenuto le recenti novità legislative che trasformeranno la governance del Parco dal prossimo mandato. Il Comitato di gestione passerà, infatti, dagli attuali 66 a non più di 29 membri e la giunta esecutiva non sarà più composta da 13 assessori, bensì da un massimo di sette. La composizione dei due organi sarà indicata nel dettaglio in un regolamento anche se sommariamente è già stata annunciata.

«Vi sarà – ha spiegato Masè – una rappresentanza comunale per ambiti territoriali geografici di valle, secondo criteri di proporzionalità rispetto alla superficie territoriale compresa nel Parco, con un massimo di venti membri. Verrà conseguentemente meno la rappresentanza delle Comunità di Valle, mentre è confermata la rappresentanza delle Regole di Spinale e Manez e delle ASUC con un membro ciascuno. Non è più prevista la rappresentanza degli enti di ricerca, ritenendo che le collaborazioni con le stesse debbano essere attivate nell’ambito della gestione tecnica dell’ente e sono esclusi anche i dirigenti dei servizi provinciali, tenuto conto che si tratta di un organo politico. Verrà meno il rappresentante degli imprenditori, ritenendo che le Apt possano portare gli interessi dell’intera economia locale, mentre viene confermata la rappresentanza del mondo agricolo. Invariati, invece, restano i rappresentanti di Sat, cacciatori, pescatori e due rappresentanti delle associazioni ambientaliste».

Votata all’unanimità la variazione n. 2 al bilancio di previsione 2019-2021, che prevede nuove entrate per 304.048,40 euro. Le entrate derivano per 194.048,40 euro da trasferimenti della Provincia per la gestione diretta del servizio di mobilità nelle valli, per 3.000 euro dalla vendita di gruppi arredo ai Comuni, per 165.000 euro da entrate proprie del servizio di mobilità e gestione parcheggi, per 50.000 euro dalle attività estive per i turisti e per 42.000 euro da trasferimenti di Trentino Marketing per l’adesione alla guest card.















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