«La val di Breguzzo sarà la porta a sud del Parco» 

La svolta “storica”. Il sindaco di Sella Giudicarie Bazzoli è felice per la votazione positiva del comitato di gestione: «Non è un punto d’arrivo, ma di partenza. Grazie a chi ci ha sostenuto»



Sella giudicarie. Il "day after" la decisione del comitato di gestione del Parco Naturale Adamello Brenta di allargare i propri confini in Val di Breguzzo è denso di sorrisi e felicitazioni da parte di chi ha sostenuto la scelta ad ogni livello.

Il sindaco Bazzoli

In prima fila c'è il sindaco di Sella Giudicarie Franco Bazzoli, colui che ha impostato il percorso rivelatosi vincente:«Sono molto soddisfatto - dice Bazzoli - è stato un lavoro duro, durato oltre 2 anni, che ha comportato un grande impegno col Parco e gli uffici provinciali, oltre a numerosi incontri pubblici. Se siamo arrivati alla meta con successo lo si deve all'impegno che ci abbiamo messo, credendoci sin dall'inizio. Questo non è un punto d'arrivo ma di partenza perché ora potremo davvero trasformare la Val di Breguzzo nella porta a sud del Parco. Ringrazio "I Salvarnò", la Sat, i Comuni vicini e i delegati che ci hanno sostenuto. Un grazie anche ai miei consiglieri per aver tenuto botta fino in fondo. Purtroppo devo sottolineare che alcuni organi istituzionali sono ancora una volta venuti a mancare, ad esempio la Comunità delle Giudicarie. Noi comunque siamo soddisfatti e faremo vedere la nostra voglia di realizzare la valorizzazione ambientale della Val di Breguzzo».

Il presidente Masè

Soddisfazione anche per il presidente del Parco Naturale Joseph Masè, che spiega: «L'istruttoria della variante ha richiesto 2 anni, è stata complessa e ha introdotto importanti novità normative. Ho sempre ritenuto che le istanze del Comune di Sella Giudicarie dovessero venir accolte in presenza dei requisiti normativi di continuità territoriale e di coerenza con le finalità del Parco, poiché espressione di un Consiglio comunale che rappresenta una comunità intera. Le diffide dei privati non mi hanno messo in difficoltà. Chi ha delle aspettative è giusto si faccia sentire. Le segnalazioni sono state valutate dall'ufficio tecnico ambientale che ha curato la variante e sono state considerate prive di fondamento. Tutto l'iter si è svolto in maniera lineare e alla luce del sole. Per il futuro sviluppo della Val di Breguzzo nel Parco condividiamo il piano presentato da Sella Giudicarie e in futuro valuteremo se portare avanti ulteriori progetti in sinergia con loro».

Il consigliere Marini

Felice pure il consigliere provinciale Alex Marini: «Faccio i miei complimenti ai 32 delegati che hanno mantenuto questa scelta in tutte le fasi dell'iter di variante. Lo hanno fatto nonostante le diffide giudiziarie minacciate da parte dei privati che desideravano realizzare l'ennesima centralina idroelettrica sul torrente Arnò. Nell'Italia di oggi non era scontato l'interesse collettivo prevalesse su quello privato e ciò si deve in massima parte alla correttezza dei delegati, del presidente del Parco e alla caparbietà del Comune di Sella Giudicarie e dei volontari del comitato "Salvarnò". Ora l'ultimo sigillo su questa decisione spetta alla giunta provinciale la quale ha 60 giorni di tempo per ratificare la decisione del Parco. Speriamo non ci siano sorprese. Sono ottimista perché non penso che gli esponenti della maggioranza provinciale vorranno assumersi la gravissima responsabilità di azzerare d'imperio un processo svoltosi nella massima correttezza in tutte le sue fasi».

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