Il commercio nella “Pieve” è impresa sempre più difficile

PIEVE DI BONO - PREZZO. Negli ultimi due – tre anni nell'ambito della “Pieve” molte attività se ne sono andate o hanno chiuso. Qualcuno attribuisce il fenomeno alla nuova variante stradale il cui...


Aldo Pasquazzo


PIEVE DI BONO - PREZZO. Negli ultimi due – tre anni nell'ambito della “Pieve” molte attività se ne sono andate o hanno chiuso. Qualcuno attribuisce il fenomeno alla nuova variante stradale il cui transito in galleria avrebbe messo fuori gioco la piazza di Creto. L'ultima in ordine di tempo a decidere di traslocare è la Ferrari Calzature il cui punto vendita, attualmente in via Fiera, a settembre approderà a Storo. La scelta in questo caso sembra essere dettata da una piazza più vasta e maggiormente popolata. A coabitare con Ferrari dentro nell'area della Ccoop di via Garibaldi nel mezzo di Storo, ci sarà la “ Soluzioni – Arredo” di Paolo Miloni. «L'abbinata è conveniente per entrambi dal fatto che dovremmo riscontrare un riduzione di spese e sperare in un maggiore giro d'affari», spiegano Ferrari e Miloni.

Serrande abbassate

Prima ancora a cambiare destinazione era stato l'Ottica Oliana trasferitasi a Condino e la Pasticceria Marini accasatasi a Ponte Caffaro come anche la Cartoleria fondata dal compianto Gino Ghezzi che da qualche tempo ha cessato l'attività. Non molto tempo fa anche la rivendita Scuri aveva chiuso demandando la vendita di quotidiani e riviste prima a Silvietto Scaia che però non c'è più e successivamente al sottostante Bar Posta gestito dalle sorelle Butterini figlie del compianto Fiorino.

Contrariamente a questa tendenza di andarsene ci sono altre attività che invece continuano a crescere. Le Casa di Moda e il Mobilificio Taffelli, Zini Confezioni e i bar – ristoranti Posta, Borel e il collinare San Sebastian della famiglia Mazzacchi ai quali si devono aggiungere gli alimentari Baldracchi di Strada e il popolare Walter Scaia di Prezzo.

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