Gianluca Leone di Pinzolo oggi diventa diacono a Trento

PINZOLO. Oggi alle 15 Gianluca Leone di Pinzolo è ordinato diacono nella basilica di Santa Maria Maggiore a Trento, alla presenza di numerosi parrocchiani dell’Unità pastorale Sopracqua che in...


Walter Facchinelli


PINZOLO. Oggi alle 15 Gianluca Leone di Pinzolo è ordinato diacono nella basilica di Santa Maria Maggiore a Trento, alla presenza di numerosi parrocchiani dell’Unità pastorale Sopracqua che in pullman vanno a Trento «per vivere insieme questo importante appuntamento».

A imporre le mani su Gianluca Leone, 47 anni studente del Seminario Diocesano, è l’arcivescovo Lauro Tisi suo convalligiano che, recentemente a Javrè ha sottolineato «il diaconato di Gianluca Leone e quello di una giovane di Rendena che da ottobre è novizia nelle “Silenziose operaie delle Croce”, sono segnali importanti della vitalità della Chiesa».

Gianluca è nato a Roma, a 5 anni si è trasferito a Pinzolo terra d’origine dei nonni materni arrotini in Emilia. La sua è una “vocazione adulta”, maturata dopo la laurea in pedagogia a Bologna, un percorso lavorativo nel sociale con anziani e giovani, e sette anni di insegnamento della religione in scuole superiori a Tione.

Di Gianluca Leone colpisce soprattutto la grande umiltà: «La mia è una vocazione come le altre, non sto facendo niente di eccezionale, anche il matrimonio - spiega a chi lo interpella -, il lavoro o lo studio quotidiano, sono strade per seguire il Signore nella propria vita».

Gianluca ringrazia in particolare i familiari «per la testimonianza di fede vissuta», dal padre Loreto, noto ex-comandante della Polizia Municipale di Pinzolo, alle sorelle Valeria e Alessia, a mamma Franca scomparsa a dicembre 2014.

Gianluca Leone ritorna come diacono nella sua comunità di Pinzolo domenica 15 dicembre alle sante Messe delle 10.30 e 18, per incontrare la “sua” gente, gli scout Agesci, la Sat Pinzolo e l’Operazione Mato Grosso con le quali «ho camminato assieme». Poi ritorna «a mettersi a disposizione della Chiesa locale con i propri talenti, ma anche coi propri limiti» come collaboratore pastorale a Cles, dove è presente da alcuni mesi nei fine settimana da alcuni mesi. Gianluca «sogna una Chiesa che cammina con tutti, accogliente e aperta, attenta soprattutto agli ultimi, ai poveri e ai giovani, sull’esempio concreto di Gesù».

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