la tragedia

Federico Collini, la giovane promessa dello sci morta nello schianto in moto in Rendena

Il 16enne si è scontrato con un camion a Sant’Antonio di Mavignola. Era campione provinciale allievi di slalom con lo Sporting Campiglio. Il cordoglio della Fisi



TRENTO. Era una promessa dello sci trentino Federico Collini, di soli 16 anni (compiuti pochi giorni fa), morto ieri (14 luglio) in uno schianto con la sua moto contro un camion a Sant’Antonio di Mavignola dove abitava con la sua famiglia. 

Aveva ottenuto da poco la patente per la moto, altra sua passione che ieri gli è stata fatale: lungo la strada che da Madonna di Campiglio scende verso Pinzolo, Federico ha perso il controllo della sua moto da cross imboccando un tornante durante il temporale e si è scontrato contro un camion che saliva verso Campiglio. E’ morto sul colpo.


Portacolori dello Sporting Campiglio, società dove la mamma Roberta Zini per anni ha rivestito il ruolo di segretaria, Federico quest’anno era allenato dai due ex azzurri Paolo Pangrazzi e Giovanni Pasini.

Lo scorso 15 marzo a Pampeago aveva conquistato il titolo trentino under 16 di slalom speciale. Nell’ultima stagione agonistica aveva vinto anche un gigante a Folgaria e due slalom zonali a Bolbeno e Ruffrè. Era stato convocato anche per l’Alpe Cimbra Fis Children Cup (ex trofeo Topolino) a rappresentare il Trentino. 

Profondamente colpito dalla tragedia il presidente del Comitato Trentino della Fisi Tiziano Mellarini: «Federico era fra i giovani sciatori trentini più interessanti dal punto di vista tecnico, con doti straordinarie – ha detto  – era fra gli osservati per entrare nella squadra agonistica del Comitato Trentino, grazie ai suoi straordinari risultati delle ultime stagioni, compreso il titolo provinciale allievi ottenuto in slalom. Era pronto per affrontare il primo inverno da aspirante e lanciarsi nel mondo delle Fis internazionali, dove sicuramente si sarebbe distinto come era nel suo stile. Una notizia che nessuno vorrebbe mai sentire. Una vita spezzata troppo presto a 300 metri da casa sua, per una serie di circostanze sfortunate.  Assieme al consiglio regionale della Fisi vogliamo esprimere la vicinanza alla famiglia e agli amici dello Sporting Campiglio».













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