Caderzone Terme esce dalla gestione associata di valle

CADERZONE TERME. Il consiglio comunale di Caderzone Terme venerdì notte all’unanimità ha deliberato «il recesso unilaterale del Comune dalle convenzioni per l'esercizio in forma associata delle...


Walter Facchinelli


CADERZONE TERME. Il consiglio comunale di Caderzone Terme venerdì notte all’unanimità ha deliberato «il recesso unilaterale del Comune dalle convenzioni per l'esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali tra i Comuni di Bocenago, Caderzone Terme, Pelugo, Spiazzo e Strembo». La discussione di venerdì, il sindaco Marcello Mosca il 13 dicembre scorso l’aveva anticipata ai quattro Comuni dell'ambito 8.3 perché «sono venute meno le condizioni minime per la gestione associata» senza porre «in ulteriori difficoltà Caderzone». Decisione presa malgrado la grande disponibilità e collaborazione di Caderzone Terme, che ha messo a disposizione della gestione associata tutto il suo personale «sopportando i problemi emerse e i considerevoli ritardi nella gestione dell'attività interna, più volte evidenziate».

Nel portare in consiglio questo «Atto di indirizzo politico», il sindaco Mosca ha detto «l’esperienza ha avuto discreti risultati sulla gestione complessiva delle attività comunali, tuttavia ha creato delle oggettive carenze di coordinamento nelle informazioni e comunicazioni» dovute alla dislocazione dei servizi gestiti in forma associata in tre sedi diverse con sportelli nei cinque i Comuni. «Non c’è stata la riduzione della spesa, obbligatoria nel piano di miglioramento», perché si partiva dalla reale scarsità di risorse ordinarie.

Marcello Mosca è lapidario «la sfida della Gestione Associata è stata sofferta, impegnativa e frustrante», aggiunge «nel nostro programma amministrativo auspicavo una ridefinizione degli ambiti prestabiliti dalla Provincia o favorire una nuova fusione con i Comuni confinanti». A questo aggiunge «in sede di conferenza dei sindaci, nell'ultimo anno le decisioni assunte sono state disattese, deteriorando i rapporti di fiducia fra amministrazioni e accrescendo l’incertezza sull’esecuzione».

I cinque Comuni condividevano: segreteria generale, personale, organizzazione, gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato, controllo di gestione, gestione delle entrate tributarie, servizi fiscali, gestione dei beni demaniali e patrimoniali, ufficio tecnico, urbanistica e gestione del territorio, anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico, servizi generali e commercio.

Col provvedimento il Consiglio comunale «revoca le convenzioni della gestione associata», dà mandato a Giunta e Sindaco «di assumere provvedimenti e atti per recedere dalla gestione associata» e dà mandato al Sindaco di «richiamare a Caderzone Terme tutto il personale in pianta organica attualmente dislocato a Pelugo, Spiazzo e Strembo». L’unione dei servizi nasceva dalla mancata fusione tra Strembo, Bocenago e Caderzone Terme. In estate Caderzone Terme e Strembo si sono incontrati per «impostare una fusione a due, ma abbiamo capito che i tempi non sono ancora maturi».

Ora si apre una nuova partita, già discussa e approvata a fine ottobre in Consiglio a Strembo: «Gestione associata a tre» con Strembo, Bocenago e Caderzone Terme.













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