“Borgo Vino” si trasferisce nel giardino di Palazzo Belli

BORGO CHIESE. Inizialmente sembrava che la manifestazione dovese essere traslocata in convento ma all'ultimo la Curia cappuccina hanno posto dei veti e così “Borgo Vino” si terrà sabato prossimo a...


Aldo Pasquazzo


BORGO CHIESE. Inizialmente sembrava che la manifestazione dovese essere traslocata in convento ma all'ultimo la Curia cappuccina hanno posto dei veti e così “Borgo Vino” si terrà sabato prossimo a Palazzo Belli e parco circostante. Ad annunciarlo Daniele Butterini, Paolo Quarta, Marco Serioli e l’assessore comunale Michele Poletti che fanno parte alla cabina di regia dell'ente Pro loco di Condino. Quest'ultimi hanno intrapreso e perfezionato i necessari accordi con il Bim del Chiese che ha mostrato grande disponibilità. Per quel che riguarda il convento però potrebbe trattarsi di una mancata concessione momentanea visto che già nel 2020, dopo adeguate rassicurazioni ai frati, potrebbe tornare a ospitare gli eventi di “Borgo Vino”.

Eventi del passato

«A Storo – avvertono più eserceni – un tempo anche da noi e con successo si faceva “ la Notte Bianca “ poi tra veti e varie incombenze il tutto è finito in cavalleria “. Poi era stata la volta di Bersone dove per gli stessi motivi la concentrazione era finita in archivio.

Tanti espositori

Comunque a Condino sabato prossimo gli espositori saranno quindici tra cui le case vinicole Concilio, Ferrari, Pisoni, Culturnova, La Beca di Valdobiadena, Cesarini Sforza e Cavit.A dare una buona mano ci saranno gli alpini che metteranno in piedi una cucina destinata a sfornare piatti caserecci.

Previsto il tutto esaurito

L'edizione è giunta al suo quarto anno e stando alle previsioni si punta ad un tutto esaurito da ben oltre mille presenze. Questo per il fatto che di anno in anno sono sempre andate in crescendo tanto che lo scorso anno coloro che sono giunti i alla festa hanno oltrepassato la soglia delle 1.000 presenze. Ad ognuno dei convenuti sarà omaggiato sacca a tracolla con bicchiere per dar loro modo di inanellare i vari assaggi. «Si tratta di un optional che alla gente piace anche dal fatto che si sente non solo partecipe ma protagonista», sottolinea Bruno Turotti di Cavit che di iniziative del genere se ne intende.

Poi ci sarà farina, polenta e biscotti di Storo, miele , formaggi ed insaccati artigianali per tenere botta alla serata che tra musiche e dj si prolungherà sino al suono dell'Ave Maria.













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