Il racconto

Giovani agricoltori, la storia di Antonella Ghirardini

La giovane allevatrice della Val di Sole, sposata, con due figli, è un emblema del territorio: tra progetti, innovazioni e passione per il proprio lavoro 



TRENTO. In pieno clima natalizio, dedichiamo questa storia a tutti gli allevatori del Trentino, con un omaggio speciale ai giovani che, per passione, sacrificano anche le giornate di festa al loro lavoro. La protagonista di questa storia è Antonella Ghirardini, una giovane allevatrice della Valle di Sole, che ha scelto di dedicarsi completamente all'allevamento del bestiame, lasciando un posto fisso come cuoca per seguire la sua passione.
 

Una scelta controcorrente
Antonella, 29 anni, felicemente sposata con Mattia e madre di due figli, Caterina e Alessandro, ha preso una decisione coraggiosa: dopo aver frequentato una scuola professionale di cucina e aver conseguito la maturità come ragioniera, ha deciso di lasciare tutto per diventare allevatrice d’alta quota. Ogni estate si trasferisce a Malga Stablaz-Maleda alta, a 2070 metri s.l.m., nel comune di Malè, dove conduce l’attività insieme alla famiglia.


L’azienda e la malga
L’azienda della famiglia Ghirardini è prevalentemente zootecnica, ma include anche un’attività agrituristica estiva. La stalla ospita 70 bovini di diverse razze, tra cui Rendena, Grigia Alpina, Pezzata Rossa, Bruna Alpina e Frisone, con una produzione di latte di circa 70 quintali per lattazione. Ci sono anche 4 cavalli di razza Haflinger e 7 maiali allevati per la cucina dell’agriturismo.
 

L’estate è un periodo cruciale per l’azienda: oltre 100 giorni durante i quali la famiglia si dedica all’allevamento in malga e alla gestione dell’agriturismo, dove vengono offerti piatti della tradizione locale preparati con ingredienti aziendali. Antonella coordina la cucina con l’aiuto della madre Anita, mentre le sorelle Valentina e Giorgia si occupano delle stanze e del servizio sala.


Progetti e innovazioni
Negli ultimi mesi, Antonella ha completato un grosso investimento trasformando la stalla da stabulazione fissa a stabulazione libera per migliorare il benessere degli animali. Tra i progetti futuri c’è l’acquisto di un robot per la mungitura, che le consentirà di ridurre il carico di lavoro. Inoltre, ha installato pannelli solari sul tetto della stalla per adottare un approccio più green.


La passione come guida
Antonella conferma di non essersi mai pentita della sua scelta: “La rifarei mille volte, non per i soldi, ma per la passione”. Nonostante le difficoltà legate alla presenza degli orsi, che causano danni economici significativi, e la scelta di non certificare biologica l’azienda per la mancanza di valorizzazione, Antonella continua a lavorare con grande dedizione.


Impegno sociale e hobby
Oltre al lavoro in azienda, Antonella è consigliera nel direttivo della Federazione Allevatori di Valle. Quando riesce a ritagliarsi del tempo, si dedica al suo hobby: le cavalcate a cavallo, una passione che sta trasmettendo anche alla figlia Caterina.


Antonella rappresenta un esempio di come la passione e l’amore per la propria terra possano portare a scelte coraggiose e soddisfacenti, contribuendo al mantenimento delle tradizioni locali e alla tutela del territorio.


Buon Natale!
Con questa storia, vogliamo augurare un buon Natale a tutti i nostri lettori, celebrando la dedizione e il lavoro degli allevatori trentini che, con il loro impegno, rendono il nostro territorio unico e speciale.













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