l’evento

Olimpiadi 2026 incontro “tecnico” ai piedi dello stadio del salto di Predazzo

Il presidente Fugatti ha rassicurato Bosin e Ceschini Sindaci di Predazzo e Tesero) sull’impegno della Provincia per l’evento. Fra strutture sportive e strade



TRENTO. Il rifacimento degli impianti per il salto da 90 e 120 metri (21,5 milioni di euro) e la sistemazione dell’anello per lo sci da fondo (11,5 milioni di euro). Sono due degli interventi programmati e confermati in val di Fiemme in vista delle Olimpiadi 2026.

Il confronto è aperto tra Piazza Dante e i Comuni interessati dai Giochi Olimpici 2026. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha incontrato i rappresentanti istituzionali di Predazzo e Tesero ai piedi dello stadio del salto della Val di Fiemme per fare il punto sulle opere che saranno realizzate in vista delle Olimpiadi.

All’appuntamento con le Amministrazioni comunali guidate dai sindaci Maria Bosin (Predazzo) ed Elena Ceschini (Tesero) e il commissario della Comunità Giovanni Zanon hanno partecipato anche il dirigente generale del Dipartimento artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Sergio Bettotti e i consiglieri provinciali Gianluca Cavada e Pietro De Godenz.

Il presidente ha assicurato l’attenzione della Provincia affinché le comunità interessate dal grande evento possano offrire a sportivi ed ospiti un’accoglienza degna di un evento tanto importante.

Tra gli interventi che saranno realizzati, figurano il rifacimento degli impianti per il salto da 90 e 120 metri (21,5 milioni di euro) e la sistemazione dell’anello per lo sci da fondo (11,5 milioni di euro), secondo gli impegni assunti dalla Provincia in occasione della candidatura per l'evento Olimpico del 2026.

Le opere complementari riguardano in particolare la rete viabilistica con Brt, hub di smistamento a Cavalese e il collegamento con Valfloriana per un totale di 82 milioni di euro.













Scuola & Ricerca

territorio

“NonAdventures”: una valle raccontata dai ragazzi. Emozioni e sfide nella finalissima di Cles

Oltre 400 alunni coinvolti, con 80 finalisti che si sono sfidati tra quiz e prove di abilità, dimostrando passione e conoscenza del territorio. A vincere il trofeo, ideato dall’artista Andrea Borga, l’Istituto di Taio-Coredo. Un’iniziativa corale che ha unito istituzioni, scuole e operatori turistici, coordinata da Luca Paternoster e promossa dalla Comunità della Val di Non, ApT e Piani Giovani

In primo piano

i racconti

Montagna maestra di vita: i percorsi interiori di Compagnoni e Rébuffat

Due grandi personaggi, Deborah Compagnoni e Gaston Rébuffat, raccontano la montagna come luogo di formazione, sfida e riflessione. La prima attraverso i ricordi dell’infanzia e la carriera di campionessa, il secondo lungo le pareti delle Alpi e nei pensieri di un’esistenza in cordata. Due visioni diverse e complementari di una montagna che forgia, educa e accompagna per tutta la vita


di Daniele Peretti