pozza - allestita alla scuola di fassa  

Mostra “Gioco in Bolla”, alla fine vince sempre il banco

VALLE DI FASSA. È più probabile vincere comprando una schedina del Superenalotto o un “Gratta e vinci”? Le slot machine e i casinò online possono davvero renderci milionari? Scommettere su internet...



VALLE DI FASSA. È più probabile vincere comprando una schedina del Superenalotto o un “Gratta e vinci”? Le slot machine e i casinò online possono davvero renderci milionari? Scommettere su internet piuttosto che in ricevitoria dà maggiori garanzie di vincita? Queste e tante altre sono i temi trattati nella mostra ideata, progettata e realizzata da un gruppo di circa 25 studenti di diverse classi degli indirizzi di studio (scientifico, linguistico e artistico) della scuola di Fassa. Ogni gruppo, a suo modo e con le sue competenze, ha contribuito a dar vita ad un percorso espositivo ricco di spunti e di suggestioni. Parliamo della mostra scientifica “Gioco in Bolla” realizzata dagli studenti del liceo di Fassa in occasione del Pi Greco day 2018 (oggi, 14 marzo), la giornata mondiale della matematica, nata con lo scopo di avvicinare il grande pubblico alla materia più temuta e antipatica di tutto il panorama scolastico. Al centro dell’attenzione il calcolo delle probabilità, una scienza diffusa in molti settori come l’Economia, la Sociologia, e la Fisica.

«Spesso – afferma Thomas Zulian, docente e animatore di questa e altre iniziative - abbiamo una visione distorta di quanto un evento sia improbabile e, in quanto esseri umani, siamo portati a fidarci più del nostro sesto senso, piuttosto che dalla ragione. Esperimenti e attività a “Gioco in Bolla” vogliono farci riflettere ed osservare come i giochi d’azzardo siano costruiti a puntino per ingannarci e per creare una sorta di filo invisibile che attorciglia il giocatore fino a diventare, talvolta, una vera e propria trappola». E così nella stanza del tabacchino saranno svelati i segreti dei “Gratta e Vinci” e smascherate tutte le leggendarie vicende che riguardano il gioco del Lotto. Un vero e proprio casinò riprodotto per l’occasione, darà modo di comprendere i meccanismi della roulette russa e di come questa sia progettata per far perdere allo scommettitore in media 2,7 centesimo per ogni euro giocato. Da qui il titolo della mostra, per far intendere che il gioco non è affatto equilibrato, “in bolla”.

La parte finale dell’allestimento, ricca di colpi di scena, farà scoprire alcune delle tecniche meschine che le case da gioco adottano per invogliare uomini e donne a spendere il loro tempo e i loro averi davanti ad una macchinetta o a un tavolo da poker virtuale. Non mancheranno riflessioni e testimonianze di chi è rimasto ingabbiato nella “bolla” della dipendenza da gioco, spesso collegata ad altre fragilità come l’alcol o le droghe. Per la realizzazione della mostra è stata importante la collaborazione con Marino Pederiva, presidente dell’associazione “Occhio al Gioco”, che da anni porta avanti il suo messaggio “No Slot” contro il gioco d’azzardo, e con Giuliano Righy Pellegrin, presidente dei Club Alcologici di Fassa. Al progetto ha preso parte anche la Cooperativa Oltre di Campitello, che ha realizzato dei gadget speciali, che verranno offerti a tutti i visitatori dell’allestimento. L’inaugurazione di “Gioco in Bolla” è prevista per mercoledì 14 marzo alle 16 nella Sala Grana dell’Istitut Cultural Ladin a Sèn Jan. (g.b.)













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