L’ex Casa Omni di Cavalese sarà il “cuore della cultura” 

Nel Parco della Pieve. La decisione presa con i soli voti della maggioranza in consiglio  comunale. Le opposizioni chiedevano di rinviare l’argomento per una modifica al progetto


Luciano Chinetti


Cavalese. L’edificio del Parco della Pieve ex Casa Omni diventerà in futuro la “Casa della Cultura” del Comune di Cavalese e ospiterà la collezione Pichler, la mostra permanente del pittore cavalesano Gino Bellante, scomparso poco più di un mese fa ed anche un piccolo museo della canonica. Lo ha deciso nell’ultima seduta di novembre, il consiglio comunale di Cavalese. Ma il progetto illustrato nei dettagli dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Silvano Seber, che prevede un costo complessivo di 992 mila 504 euro, è passato solo con i 13 voti della maggioranza.

Rizzoli e Pontrelli: no

I rappresentanti dei due gruppi di opposizione, quello di Mario Rizzoli e quello di Beppe Pontrelli, hanno invece votato contro, poiché avrebbero voluto rinviare l’argomento per ad una altra seduta. Una scelta per permettere la modifica al progetto e togliere la scala esterna giudicata troppo impattante ed anche troppo costosa. Il consigliere Beppe Pontrelli infatti ha proposto delle varianti in modo da eliminare la costruzione esterna della scala. Il sindaco Silvano Welponer, ma anche l’assessore all’urbanistica Mansueto “Manci” Vanzo ha ribadito che trattandosi di un edificio vincolato dal punto di vista architettonico non era possibile chiedere alcuna variante, anche perché poi il progetto non avrebbe potuto usufruire del contributo provinciale. Anche il consigliere Mario Rizzoli, insieme al collega Tiziano Berlanda si è dichiarato perplesso sull’idea di realizzare la scala esterna.

Il botta e risposta

«Risanare l’edificio con la costruzione di una scala così grande all’esterno – ha detto Mario Rizzoli – visto che non ci sarà un afflusso tale da obbligare a costruire una scala di sicurezza così impattante non fa altro che aumentare i costi».

«Quello che incide sui costi non è la scala – ha risposto l’assessore all’urbanistica Vanzo – ma l’adeguamento statico e funzionale. Il volume esterno con la scala incide solo per il 20% del costo».

I contributi

Per accedere ai contributi, ha assicurato il sindaco Welponer, è necessario però approvare il progetto preliminare, predisposto dall’architetto Luigi Lazzeri. Ma il consigliere dell’opposizione Beppe Pontrelli ha di nuovo insistito.

Costosa e impattante

«Quella scala esterna è troppo costosa ed impattante. Che contributo darà la Porivincia, la Comunità di valle e la Magnifica? Io propongo che l’approvazione del progetto venga rinviata per cercare di riuscire a modificare il progetto», ha ribadito l’avvocato Pontrelli. La consigliera Bruna Dalpalù si è dichiarata per altro perplessa spendere la somma di 140 mila euro per la collezione Pichler. «n questo momento quei soldi - ha sottolineato la consigliera Dalpalù - possono servire per strade e acquedotti».

Ma la maggioranza è stata di tutt’altro avviso e l’ha messa ai voti: 13 a favore e 5 contrari.













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