Floriano Corradini trovato senza vita dopo 20 giorni 

Castello - Molina. Il 68enne era sparito dalla casa che condivideva col fratello Aldo il 17 aprile Ieri pomeriggio un drone ha permesso di individuare il cadavere nel bacino di Stramentizzo



Castello molina. È stato recuperato ieri pomeriggio dal bacino di Stramentizzo, il corpo di Floriano Corradini il 68enne di Castello Molina che era uscito di casa senza farne più ritorno il 17 aprile scorso. Annegamento, la causa della morte dell’uomo per la ricerca del quale si erano mobilitati tutti in valle. La speranza di ritrovarlo vivo si affievoliva giorno dopo giorno, ma c’era comunque sempre un lumicino. Che ieri pomeriggio è stato spento definitivamente con il recupero del corpo alle 15.30.

La scomparsa dell’uomo era stata denunciata il 17 aprile scorso dal fratello Aldo. I due condividevano la stessa casa con una quotidianità che si era consolidata col passare degli anni. Quel mercoledì Aldo era uscito di casa molto presto e al suo ritorno non aveva trovato il fratello Floriano. Che non è chiaro a che ora abbia lasciato la casa, ma quello che era emerso sin dai primi momenti è che Floriano non aveva fatto le cose che faceva ogni giorno. Come prepararsi il caffè o uscire per comperare il pane e tornare quindi a casa. Casa nella quale aveva lasciato sia il telefono cellulare che i documenti.

Le ricerche erano partite immediatamente. Floriano non aveva la patente ed era una persona riservata, ma poteva aver accettato un passaggio in macchina da qualcuno. Erano state quindi fatte verifiche anche con le telecamere, ma senza trovare alcun riscontro che potesse essere utile, che potesse fornire un qualsiasi elemento per orientare verso un luogo piuttosto che verso un altro le ricerche. Ricerche che hanno da subito coinvolto oltre alle forze dell’ordine, anche i vigili del fuoco della zona, le unità cinofile e anche i droni che hanno sorvolato per ore la zona dall’alto. Ma senza alcun risultato.

Le operazioni di ricerca, coordinate dal Commissariato del Governo per la Provincia di Trento attraverso gli uomini della compagnia dei carabinieri di Cavalese e del corpo dei vigili del fuoco volontari del distretto della Valle di Fiemme e i permanenti di Trento, hanno purtroppo avuto il tragico epilogo nella giornata di ieri. A supporto delle operazioni è stato anche impiegato di nuovo anche un drone, messo a disposizione dalla squadra Sapr dei pompieri di Trento, che ha permesso di avvistare il corpo nelle acque impigliato tra alcuni tronchi.

Le prime ricerche, come detto, si erano già svolte all’indomani dell’allontanamento da casa ed erano proseguite per alcuni giorni, ma senza risultato. Trascorse due settimane circa, proprio nella giornata di lunedì, a seguito di una riunione tra i carabinieri, i vigili del fuoco ed il sindaco di Castello Molina di Fiemme, si è valutata la possibilità di riattivare il piano provinciale di ricerca. Ricerca che avrebbe avuto come primo obiettivo di perlustrazione proprio l’area del bacino di Stramentizzo. Le operazioni si sono potute concretizzare proprio nel pomeriggio di ieri grazie al progressivo ritorno delle condizioni meteorologiche che assicurava maggior sicurezza per gli operatori e maggior accuratezza nelle ricerche. Alle 15,30 l’avvistamento del corpo ed è stato quindi possibile procedere al conseguente recupero ed al suo riconoscimento.













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