Cultura

Chiese e castelli, ecco la mostra al confine fra Trentino e Alto Adige

Tra Roveré della Luna e Salorno. La propone al pubblico la Galleria “Kunst Grenzen – Arte di frontiera”  Sono esposte le opere dell’artista Ilario Dalvit ma alla mostra ha collaborato anche il collezionista Luigi Ress



SALORNO / ROVERE' DELLA LUNA. Roveré della Luna, pur essendo in territorio trentino, è sempre stato legato a Salorno. Certo per la vicinanza – i due paesi si vedono – ma anche perché legati da un’economia basata principalmente sulla viticoltura, anche se, è doveroso rilevarlo, fra le due borgate c’è di mezzo l’Adige, fonte, nei tempi passati, di qualche attrito.

Ora, cessato il lungo periodo di lockdown – almeno si spera – si è messa in moto anche la cultura che si riprende il suo ruolo da protagonista nella società. E si è rifatta viva anche la collaborazione fra Salorno e Roveré della Luna su iniziativa dell’artista Ilario Dalvit, trentino di nascita ma residente nel paese altoatesino e del collezionista Luigi Ress, nativo di Salorno. Ne è nato un evento culturale che richiamerà certo parecchio pubblico dalla Piana Rotaliana e dalla Bassa Atesina.

Perché la mostra dal titolo “Chiese e castelli del Trentino Alto Adige” proposta al pubblico dalla Galleria “Kunst Grenzen – Arte di frontiera” di Roverè della Luna, rappresenta una chicca da non perdere. La rassegna è stata inaugurata nei giorni scorsi nel paese trentino in via Villotta 7/A e resterà accessibile al pubblico fino al 22 maggio prossimo. La mostra, con accesso gratuito, ha come tema la bellezza storica e architettonica di chiese e castelli del Trentino Alto Adige, una caratteristica questa esclusiva che accomuna i due territori provinciali e che verrà evidenziata tramite le opere dell’artista Ilario Dalvit e dalle esposizioni del collezionista Luigi Ress.

Dalvit, nativo di Mezzolombardo ma residente a Salorno, per quasi 40 anni ha gestito con grandi soddisfazioni un’attività artigianale di progettazione e costruzione di stufe in maiolica e pietra ollare, rifacendosi ad una modalità artistica e sofisticata che richiama un po’ l’arte incisoria di Albrecht Dürer, artista tedesco che fra l’altro ha amato Salorno e le sue montagne. La tecnica di Dalvit è mista poiché impiega, accanto all’arte antica, anche supporti moderni.

Da tutto ciò nascono incisioni raffinate che, grazie ad una stampa monotipo, sono opere uniche. Luigi Ress invece è un collezionista di filatelia, numismatica e cartoline. La sua passione iniziò dal secondo anno di scuola elementare a Salorno, quando, nella “Giornata del Risparmio”, la Cassa Rurale regalava a tutti gli alunni un salvadanaio in ferro con serratura, contenente alcune monete e le Poste Italiane offrivano ad ognuno alcuni francobolli per iniziare una collezione. Per molti anni, in ogni luogo del mondo dove Ress si spostava per lavoro, cercava di comperare dei francobolli e delle monete.

Quando andò in pensione, si trovò un’eccezionale quantità di materiale prezioso che decise di sistemare e catalogare. Il risultato è una preziosa collezione di monete, banconote, francobolli di emissione storica e cartoline d’epoca. La mostra di Roveré della Luna è realizzata grazie alla Cassa Rurale, al Comune e Pro Loco di Roveré della Luna con il presidente Marco Gruber, all’associazione “Kunst Grenzen-Arte di frontiera” con il presidente Gentile Polo, al webmaster Damiano Martorelli e a Lucia Martorelli per la grafica e il webmarketing.

La mostra, come accennato, si potrà visitare liberamente, nel pieno rispetto delle normative ministeriali anticovid, fino al 22 maggio con questo orario: sabato dalle 15 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; nei giorni feriali solo su appuntamento.













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