Via Capitelli, la giunta  studia una pista ciclabile 

Il caso ad Arco. I residenti si lamentano per l’eccessiva velocità dei mezzi e hanno avviato una raccolta firme. L’assessore Andreasi: «Eliminare i parcheggi fino all’incrocio con via Braile»


Gianluca Ricci


Arco. Se c’è una strada ad Arco su cui si fatica a trovare una condivisione gestionale, quella è via dei Capitelli. Archiviata da poco la clamorosa protesta messa in scena da anonimi residenti che avevano affisso ai pali della luce cartelli improvvisati di divieto di velocità superiore ai 30 all’ora, come peraltro dovrebbe essere su quel tratto, la nuova giunta si trova oggi a dover fronteggiare una raccolta firme con cui un buon numero di cittadini ha chiesto all’amministrazione di trovare una soluzione all’eccesso di velocità costante e alla mancanza di una pista ciclopedonale.

Due necessità legate soprattutto alla presenza in zona della scuola materna, ma non solo: com’è noto, via Capitelli è una delle direttrici principali che conducono all’ospedale, con tutte le conseguenze viarie del caso. «L’intenzione della giunta – ha spiegato il neo assessore alla viabilità Gabriele Andreasi – è quella di provare a metterci mano: una prima proposta da condividere con la direzione dell’azienda sanitaria sarebbe quella di posizionare lungo il tragitto che va da viale delle Magnolie all’ospedale alcuni dossi rallentatori, ma ci sono forti resistenze per via del transito delle autoambulanze. Inoltre si ripropone pari pari il problema del passaggio degli autobus, che devono poter percorrere quella strada in entrambi i sensi: già a suo tempo si registrarono parecchie resistenze dell’azienda dei trasporti quando si introdusse il senso unico e non è escluso che possa riproporsi la medesima situazione».

Ovviamente rendere via Capitelli a senso unico e utilizzare la corsia in più per la pista ciclabile sarebbe l’ideale, ma gli ostacoli che si frappongono a questa soluzione sono numerosi e per di più difficilmente valicabili: «Pensare di espropriare alle case i metri quadri necessari a ritagliare una corsia supplementare è al momento impossibile. Paradossalmente sembra più semplice provare a gestire i sensi unici in via Nas e in via Degasperi. Anche se – ha aggiunto l’assessore Andreasi – un’operazione sarebbe fattibile a breve e garantirebbe una maggiore sicurezza nei pressi dell’asilo, ovvero eliminare i parcheggi che da viale delle Magnolie portano all’incrocio con via Braile e realizzare lì una ciclabile che conduca al parco Nelson Mandela prima e all’ospedale poi. Rimarrebbe scoperto l’ultimo tratto, quello di collegamento con la frazione di Chiarano». Tuttavia si tratta di un’ipotesi da inserire in un sistema più ampio ancora tutto da studiare. Intenzione del sindaco Alessandro Betta sarebbe infatti quella di individuare un consulente esterno che si accolli questa responsabilità, in modo da lavorare ad un piano generale funzionale al rilancio della mobilità su due ruote. A breve tuttavia la giunta si esprimerà in tal senso.













Scuola & Ricerca

In primo piano