Si dimette Chiarani (Patt) la Variante 15 resta appesa 

Il caso ad Arco. Nulla di fatto ieri sera in consiglio comunale. Anche dopo la seconda conta, in “streaming” sono solo in 11. Il segretario allora aggiorna al 27, ma prima serve la surroga


Leonardo Omezzolli


Arco. Il risultato non è cambiato, la Variante 15 anche al quarto consiglio comunale convocato di fila non ha trovato i numeri per essere discussa e votata. La seduta di ieri sera è andata quindi nuovamente deserta, ma per qualche ora prima della convocazione gli animi si sono accesi. Le improvvise dimissioni del consigliere Simone Chiarani (Patt), le cui motivazioni restano ancora ignote, hanno aperto un barlume di speranza nelle fila della maggioranza e scompiglio nella controparte. Le voci di corridoio infatti avevano fatto presagire uno scenario alquanto stravagante.

Dimessosi Chiarani e non essendoci tempo per la surroga il numero legale sarebbe dovuto scendere di un componente dando quindi alla maggioranza i numeri giusti per poter approvare in autonomia la Variante 15. Ore passate a scrutare ogni possibile cavillo legale oltre che ad aprire numerose dietrologie. Tra queste una possibile compravendita di consiglieri atta al raggiungimento dell’agognato scopo. Le linee telefoniche politiche dei principali attori hanno sicuramente fatto registrare picchi di traffico non indifferente. Fino all’ultimo si è creduto a un possibile scacco matto da parte della maggioranza nei confronti dell’opposizione.

In prima convocazione solo 8 presenti. Poi l’attesa di mezz’ora per la seconda convocazione che, nelle agitazioni fitte di incognite di quei minuti, hanno fatto per un attimo presagire un’ulteriore colpo di scena.

Per qualche lungo, lunghissimo secondo il consigliere Mauro Ottobre è sembrato essere, stando alla voce del presidente Flavio Tamburini, assente giustificato, seppure presente in prima convocazione. La voce dell’ex onorevole ha però sciolto ogni riserva e confermato la sua presenza. Undici i presenti, non sufficienti anche perché l’atto fantasticato o che realmente si è cercato di mettere in atto non sarebbe stato legale. Chiarani deve prima essere surrogato e solo in seguito si può procedere con la discussione della variante 15.

«Convocheremo il consiglio appena possibile, non è ancora certa la data preannunciata del 27 luglio - ha fatto sapere il primo cittadino Alessandro Betta a margine dell’incontro -. Ci sono ancora possibilità». Betta quindi non vuole arrendersi e vuole, insieme ai suoi, tentare il tutto per tutto. Di sicuro i fari si sposteranno sul consigliere entrante che stando alle carte e salvo rinunce da parte dello stesso, sarà Gabriele Matteotti. Ancora non è stato messo il punto fine.

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