LEDRO. Pur mantenendosi al di sopra della quota dei 5 mila abitanti, il Comune di Ledro perde numeri. Gioca a suo sfavore non solo il saldo naturale, ma anche la scarsa immigrazione.

Se al 31 dicembre del 2016, la popolazione delle ex-municipalità di Pieve, Bezzecca, Concei, Molina, Tiarno di Sotto e Tiarno di Sopra raggiungeva congiuntamente i 5.323 residenti, un anno dopo la cifra scende a 5.292. Nonostante rimanga uno dei Comuni più popolosi dell’Alto Garda, Ledro cala quindi così di 31 abitanti, una cifra non da capogiro ma ciò nonostante significativa nel rappresentare l’orientamento verso la decrescita, ormai costante dell’ultimo decennio.

Benché nel corso dei dodici mesi appena trascorsi, siano stati 26 i maschietti e 22 le femminucce nati, per un totale di 48 bimbi iscritti all’anagrafe, il numero di morti raggiunge infatti i 52, facendo sì che il saldo chiuda in negativo con un -4. Una tendenza nota, che accomuna la Valle a molte realtà locali e non, compresi i cugini ben più numerosi di Arco e Riva. Se tuttavia arcensi e rivani riescono ad ammortizzare le perdite grazie al saldo migratorio in entrata, lo stesso non accade per Ledro. Scorrendo i dati, si può infatti notare come siano 85 coloro che hanno scelto di stabilirsi nel Comune da altre zone d’Italia e 17 quelli che invece hanno trasferito la propria residenza dall’estero, consegnando così al territorio 102 nuove presenze. Ciò nonostante, a causa dei 111 emigrati verso altri lidi nazionali e degli 8 che hanno scelto di lasciare il Belpaese, il risultato è pari a 27 residenti in meno. Ma ad andarsene non sono solo i ledrensi. Passano infatti da 332 a 325 anche gli abitanti stranieri. 7 in meno rispetto all’anno precedente. Che le ragioni di questo calo possano essere riscontrate nel cambio di cittadinanza? È una risposta possibile, alla luce delle 14 nuove richieste avanzate nel corso del 2017, ma non certo esclusiva. (k.d.e.)