fiemme

Una goccia di legno creata dagli studenti per ricordare la tragedia di Stava

L'opera di abete rosso, colpito dal bostrico, realizzata come simbolo di memoria, coscienza e responsabilità civile: è stato consegnata oggi al presidente della Provincia, Fugatti,  da una delegazione della Fondazione Stava 1985, accompagnata dagli alunni del Cfp Enaip di Tesero

STAVA Per non dimenticare una tragedia costata 268 vite



Una grande goccia in legno di abete rosso, colpito dal bostrico, simbolo di memoria, coscienza e responsabilità. È il dono, scrive la Provincia in un comunicato, che una delegazione della Fondazione Stava 1985 Onlus, accompagnata dagli studenti del Cfp Enaip di Tesero, ha consegnato oggi al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso di un incontro al palazzo della Provincia.

L’opera è stata ideata e realizzata dagli studenti dell’Enaip - rappresentati oggi da Thomas e Mirko - sotto la guida della professoressa Giada Mearns, nell'ambito di un percorso educativo promosso con l’obiettivo di mantenere viva la memoria del disastro del 19 luglio 1985 e di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di responsabilità collettiva verso l’ambiente e la sicurezza.

“Ringrazio la Fondazione Stava 1985, l’Enaip di Tesero e i ragazzi che hanno realizzato quest’opera – sono state le parole del presidente Fugatti –. Questa goccia rappresenta non solo la memoria di una tragedia che ha segnato profondamente la nostra terra, ma anche un messaggio di rinascita e responsabilità. È un esempio concreto di come la scuola, le istituzioni e la comunità possano lavorare insieme per educare alla prevenzione, alla cura del territorio e al rispetto della natura.

Alla consegna erano presenti il presidente della Fondazione Graziano Lucchi, il vicepresidente Carlo Dellasega, Michele Longo e il sindaco di Tesero Massimiliano Deflorian.

La goccia - si legge nella descrizione dell’opera, che era stata consegnata anche al presidente della Repubblica Mattarella in occasione del quarantennale della tragedia - rappresenta la forza distruttiva e, al contempo, vitale dell’acqua: un simbolo che unisce la memoria della tragedia di Stava alla speranza di rinascita della natura.

Il legno utilizzato proviene da abeti colpiti dal bostrico, una seconda ferita inferta ai boschi della Val di Fiemme negli anni più recenti, ma che, come ricordano i giovani autori, “ci insegna a creare nuove opportunità”. All’interno della scultura è custodita un frammento di fluorite, minerale che richiama le origini del disastro di Stava ed in questo contesto è simbolo della capacità del territorio di rinascere.













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