Incendio

Vetri Speciali: l’azienda a fianco dei lavoratori

La cassa integrazione sarà per una settimana al mese, in 183 saranno impiegati in cernita delle bottiglie su due turni. Il guasto è unico a livello internazionale, non è ancora chiara la dinamica dell’incidente

LE FIAMME. Ieri sera è scattato l'allarme
I DANNI. Fiamme propagate dall'alto forno

I LAVORATORI. Scatta la cassa integrazione



TRENTO. Tredici settimane di cassa integrazione per 183 dipendenti della Vetri Speciali impiegati nella linea di produzione che rimarrà ferma fino alla fine di novembre in seguito all'incendio che si è sviluppato mercoledì nell'impianto di Spini di Gardolo a Trento. I lavoratori - nessuno dei quali è rimasto ferito o intossicato - saranno impiegati nella cernita delle bottiglie su due turni (6-14 14-22) dal lunedì al venerdì e faranno cassa integrazione a rotazione per massimo una settimana al mese.

Tecnici e manutentori continueranno invece la loro normale attività. "Va dato atto all'azienda del segnale positivo e forte che viene dato, non solo ai dipendenti, che si dovranno accollare una perdita di salario nettamente inferiore a quella che avrebbero avuto con la cassa a zero ore, ma anche al territorio e al contesto economico. È chiaro che l'auspicio è che si riesca a fare tutto in queste 13 settimane per poi riprendere la produzione", commenta Mario Cerutti, della Filctem Cgil del Trentino.

Altro segnale positivo, rileva il sindacalista, è che l'azienda intende comunque proseguire gli investimenti con il progetto del cosiddetto "forno 6", un nuovo impianto che si prevede di realizzare nell'area dello stabilimento di Spini.

Nel corso dell'incontro tra azienda e sindacati questa mattina è stato sottolineato che l'incidente al forno è dovuto ad un cedimento anomalo: l'impianto è in funzione da soli sette anni e il primo anno e mezzo ha funzionato a regime ridotto.

Inoltre l'azienda ha sottolineato che si tratta di un guasto unico a livello internazionale per quanto riguarda la lavorazione del vetro. Al momento sono in attività ditte specializzate con le microcamere per analizzare la situazione e chiarire la dinamica dell'incidente, ma anche per capire quali saranno gli interventi da fare, se strutturali oppure parziali. Intanto la Procura di Trento ha aperto un'inchiesta (un atto dovuto in questi casi) per chiarire la cause del cedimento. 













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