LE IMMAGINI

Schützen, viaggio a Isernia per ricordare i 498 soldati primierotti deportati un secolo fa

“Viaggio della memoria” per il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder alla cerimonia di apertura dell’iniziativa organizzata dalla Federazione Schuetzen del Welschtirol, in collaborazione con il Comune di Isernia. Oltre 200 i trentini arrivati fin qui, a cent’anni di distanza, per richiamare la memoria su una storia scomoda che ha lasciato un segno profondo nella comunità trentina. “Fu un fatto molto grave, un vero calvario” - ha spiegato Luciana Palla, autrice del libro "Reduci trentini prigionieri ad Isernia (1918-1920)" - “anche perché ormai si credeva che, dopo l'armistizio del novembre 1918, la guerra fosse finita”. I 498 soldati primierotti furono richiamati e spinti ad un viaggio forzato di oltre 72 ore fino ad Isernia dove furono internati per oltre due mesi in condizioni miserevoli, stipati in camerate, con cibo scarso e senza le minime condizioni igieniche. L’autrice ha citato due preziosi diari che ripercorrono il viaggio e descrivono quello che accadde in quei mesi, le umiliazioni, la fame e l’avvilente delusione nei confronti dell’Italia. Accanto a questi sentimenti c’e però anche la testimonianza della commovente e compassionevole generosità dei cittadini d’Isernia".



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Volley

La gioia incontenibile dei gialloblù e dei tifosi di Itas Trentino

Ieri, 5 maggio, l’Itas Trentino Volely ha conquistato per la quarta volta nella sua storia il titolo di Campione d'Europa nella finale contro lo Jastrzebski Wegel per 3-0 ad Antalya, in Turchia. Si tratta del decimo titolo internazionale e del ventunesimo in assoluto in 24 anni di storia. Le immagini di quei momenti trasmettono l'euforia e la soddisfazione generale

Montagna

La grande festa al rifugio Sette Selle: le foto più belle

Una grande festa, con molte risate, qualche lacrima di commozione e u po’ di inevitabile malinconia: il rifugio Sette Selle, in Lagorai, ha celebrato ieri un passaggio di consegne storico. Lorenzo Ognibeni, che per anni ha custodito il rifugio, insieme alla compagna Desirée Croiset ha passato la mano a due giovanissimi, Ruggero Samaden e Gabriele Andreatta, che ne raccolgono, a partire dal 1° maggio, la non facile eredità con grande entusiasmo.









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