la tragedia

Marmolada, concluse le ricerche: dalla zona rossa emergono altri reperti

Non verranno effettuate altre ispezioni. L’area resta inaccessibile al pubblico

LA CERIMONIA La commemorazione a un mese dal disastro



TRENTO. Nelle scorse ore la squadra interforze della Protezione civile del Trentino ha recuperato altri reperti appartenenti alle vittime della tragedia del 3 luglio scorso, dove morirono 11 persone in seguito al crollo di una parte del ghiacciaio sulla Marmolada.

Quella di oggi è stata l'ultima operazione di recupero, non ce ne saranno altre. È stata infatti dichiarata ufficialmente chiusa la “Fase Due” di gestione dell'area, cioè l'interruzione delle ricerche sulla zona del disastro.

L'intera zona rossa – ridefinita nelle scorse settimane dal sindaco di Canazei – rimane interdetta al pubblico. Intanto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha firmato un'ordinanza sugli interventi da realizzare e già compiuti dalla Protezione civile, distinti in 5 categorie: soccorso e ricerca, recupero vittime e operazioni connesse, monitoraggio del ghiacciaio, logistica e allestimento aree per l'ospitalità degli operatori, lavori di ripristino in sicurezza.

Gli interventi sono realizzati dalla Provincia autonoma di Trento e dal Comune di Canazei attraverso le strutture organizzative e operative della Protezione civile: soccorso alpino e speleologico, vigili del fuoco permanenti di Trento e volontari di Canazei, della Val di Fassa e dall'Unione distrettuale di Fassa, dall'associazione Protezione civile Ana - Trento - Odv e dall'associazione Psicologi per i popoli Odv.













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