La tragedia

Crolla il ghiacciaio della Marmolada: 6 morti, 9 feriti e 16 dispersi

Ricerche anche nella notte. Tra le vittime tre escursionisti veneti e uno di nazionalità ceca. Il grande distacco si è verificato vicino a Punta Rocca. Elicotteri e droni per individuare i dispersi: «Difficile che ci siano sopravvissuti». La procura di Trento apre un'inchiesta per disastro colposo

IL VIDEO. Il momento in cui si stacca la valanga

COS'E' SUCCESSO. Si è staccata una parte della calotta del ghiacciaio

I SOCCORSI. Elicotteri da Trento, Bolzano e Belluno. La bonifica dall'alto con la campana Recco

IL GESTORE DEL RIFUGIO. Budel: "Giorno triste, morte tante persone. Ora il ghiacciaio è chiuso"

FUGATTI. "Giornata tragica, cerchiamo di svolgere al meglio le ricerche"

IL CORDOGLIO. Draghi: "Vicino alle famiglie delle vittime e ai feriti"


Alessandro Galavotti e Stefano Rottigni


TRENTO. Un boato e, subito dopo, il rumore del ghiaccio e delle pietre che vengono giù dalla montagna. Un enorme seracco si è staccato dalla Marmolada, la Regina delle Dolomiti al confine tra il Trentino e il Veneto, uccidendo almeno sei alpinisti e ferendone molti altri, almeno nove, di cui due in modo grave.

Un bilancio che potrebbe aggravarsi ancora: secondo fonti dei soccorritori del Soccorso Alpino, che ha evacuato diciotto persone e chiuso il ghiacciaio per il rischio di altri crolli, sarebbero almeno 15 le persone che ancora mancano all'appello anche se si stanno ancora facendo le verifiche per definire il numero esatto.

In ogni caso, aggiungono, «è difficile che ci siano sopravvissuti».

Il video della valanga in Marmolada: due escursionisti assistono al crollo del ghiacciaio

Ecco le impressionanti immagini della valanga in Marmolada postate da Carlo Budel, la “sentinella delle Dolomiti”. Nelle immagini, due escursionisti terrorizzati assistono al crollo do ghiaccio.

Attorno a mezzanotte sono state identificate quattro delle sei vittime della tragedia: si tratta di tre cittadini italiani, residenti in Veneto, mentre il quarto è di nazionalità ceca. Restano da identificare un uomo ed una donna. Fra i dispersi ci sono sicuramente italiani, tedeschi e cechi, e probabilmente anche romeni.

«Non ho mai visto su queste cime una cosa del genere. Non è stata la solita valanga: è la natura. Se volessimo fare un paragone con l'edilizia potremmo parlare di un cedimento strutturale», racconta un soccorritore, che attribuisce al gran caldo di questi giorni la probabile causa dell'incidente.

Marmolada, le foto del ghiacciaio crollato e dei soccorsi disperati

La terribile tragedia della Marmolada nelle immagini dall'elicottero, con il ghiaccio crollato (al momento ci sono 6 morti, 14 feriti e numerosi dispersi), e con i soccorritori al lavoro per cercare di trovare gli escursionisti

Nella zona, ieri è stata registrata la temperatura record di 10,3 gradi, con la minima che la scorsa notte è rimasta sempre sopra i 5 gradi. Lo zero termico è oltre i 4mila metri.

Il distacco è avvenuto intorno all'ora di pranzo nei pressi di Punta Rocca, lungo l'itinerario di salita della via normale, e ha travolto diverse cordate di escursionisti - italiani e stranieri secondo quanto si apprende - che stavano raggiungendo la vetta con i ramponi.

Marmolada, il momento in cui si stacca l'impressionante valanga di ghiaccio

Sei i morti e 15 i coinvolti, scrive Luca Zaia su Facebook. Secondo le testimonianze il seracco si sarebbe spezzato in due punti, il crollo ha generato una colata di detriti di ghiaccio su un fronte di circa 300 metri, lungo il sentiero che da punta Rocca porta a punta Penia (video Fb Luca Zaia)

I primi testimoni hanno parlato di 4 cordate lungo la parete e, secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, la valanga potrebbe averne travolte due, ognuna composta da sei alpinisti. Tra le vittime ci sarebbero anche le guide alpine.

A venire giù è stata proprio una parte della cima della Marmolada, un ghiacciaio che ha centinaia di anni: il crollo si è verificato attorno ai 3mila metri, 300 metri sotto la vetta, mentre le ricerche si sono concentrate ad una quota più bassa, tra i 2.500 e i 2.800 metri.

Quel che è certo è che in pochi secondi dalla montagna sono caduti giganteschi blocchi di ghiaccio e di roccia che hanno travolto chiunque fosse lungo il percorso.

Marmolada, crolla enorme seracco e uccide 6 persone: il video dal rifugio

 

Il distacco si è verificato nei pressi di Punta Rocca. Proprio sabato sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta (video Facebook Nicoletta Barbessi via Ansa)

I feriti si sono salvati solo perché erano lontani dall'area del crollo, investiti dallo spostamento d'aria e da piccoli detriti.

Subito dopo le prime notizie che giungevano dalla cima della montagna, si sono attivate tutte le stazioni del soccorso alpino della zona, almeno cinque elicotteri e le unità cinofile, che hanno operato fino a quando anche i soccorritori sono stati evacuati per l'elevato pericolo di ulteriori distacchi.

Un pezzo della calotta sommitale di Punta Rocca è rimasto in bilico, centinaia e centinaia di metri cubi di ghiaccio che potrebbero venire giù da un momento all'altro. Per questo motivo i comuni di Canazei e di Rocca Pietore hanno vietato, con apposite ordinanze, l'accesso e la percorrenza dell'area interessata dalla valanga fino a quando non sarà accertata la natura del distacco con gli opportuni rilievi glaciologici e geologici.

Valanga in Marmolada, la macchina dei soccorsi: elicotteri

Elicotteri da Trento, Bolzano e Belluno. E' imponente la macchina dei soccorsi che si è messa in moto per la valanga di ghiaccio che si è staccata sulla Marmolada oggi (3 luglio) nel primo pomeriggio, coinvolgendo due cordate di escursionisti. Gli elicotteri sorvolano la zona per individuare persone rimaste travolte e soccorrere i feriti. LE FOTO (Sostenitori Gruppo Elicotteri Provincia di Trento)

I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Belluno, di Treviso e di Trento, mentre le salme delle vittime sono state portate allo stadio del ghiaccio di Canazei, paese della Val di Fassa che si trova a pochi chilometri dal passo Fedaia, dove parte la funivia per salire in vetta.

Attivato anche un team di psicologi per assistere i parenti delle vittime, che non sono ancora state identificate. Per farlo è probabile che sarà necessario l'esame del dna.

Esprime «il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada» il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che a nome del governo italiano esprime vicinanza «alle loro famiglie e a tutti i feriti».

Il premier sta seguendo di persona l'andamento dei soccorsi, informato dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, dal soccorso alpino, dai vigili del fuoco e dalle autorità locali, «che ringrazia - si legge in una nota di Palazzo Chigi - per il loro incessante lavoro». Dolore e sgomento, apprensione e angoscia sono i sentimenti bipartisan della politica, che parla di una «terribile tragedia».

La procura di Trento ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, che ipotizza il reato di disastro colposo. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore Sandro Raimondi, è il pm Antonella Nazzaro. «E' un disastro inimmaginabile - ripetono gli inquirenti - una carneficina».













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