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Ucraina, la beffa dei corridoi umanitari verso Russia e Bielorussia. Kiev rifiuta: “Immorale”

Mosca pronta a fermare le armi per consentire ai civili di fuggire ma verso il Paese che li sta attaccando



ROMA. In Ucraina, i russi fermano le armi per consentire i corridoi umanitari dalle principali città. E i civili, sottolineano i media internazionali, vengono portati per lo più in Russia e Bielorussia, "Paese alleato di Mosca".

L'Ucraina rifiuta e reagisce definendo la proposta "completamente immorale". Lo ha affermato un portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta la Bbc. "Questa è una storia completamente immorale. La sofferenza delle persone viene utilizzata per creare l'immagine televisiva desiderata", ha aggiunto. 

Intanto operatori della Croce Rossa denunciano la presenza di mine sui percorsi per l'evacuazione dei civili. “Alcuni operatori della Croce Rossa, ha spiegato Dominik Stillhart, direttore delle operazioni dell'Icrc, hanno cercato di uscire da Mariupol domenica lungo una strada consentita, ma subito si sono resi conto che "la strada indicata loro era in realtà stata minata". Interpellato su cosa sia andato male finora nella realizzazione dei corridoi umanitari, Stillhart ha spiegato ad una trasmissione radiofonica della Bbc che da entrambe le parti si è discusso "per giorni" ma i problemi sono rimasti: quello che serve è che le due parti trovino un accordo "concreto, percorribile e preciso", mentre finora ci sono stati accordi solo "di principio", che sono stati subito infranti perché senza dettagli sulle strade e su chi può usarle. "Questo è il motivo per cui è così importante che le due parti abbiano un preciso accordo per noi così da poter facilitare la gestione sul terreno", ha aggiunto.













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