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Molestie all’Adunata degli alpini, scoppia il caso

Il ministro Guerini: «Tolleranza zero se confermate». La senatrice Conzatti: «Nessuna giustificazione»



TRENTO. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha fatto appello alla tolleranza zero sulle presunte molestie che sarebbero avvenute durante l’adunata degli alpini di Rimini del fine settimana scorso.

«I comportamenti raccontati da alcune donne sono gravissimi», ha detto il ministro, «episodi all’opposto dei valori degli Alpini, che certamente andranno accertati dagli organi competenti, ma che non possono e non devono essere sottovalutati. È sbagliato fare generalizzazioni. Ma allo stesso tempo non ci deve essere nessuna tolleranza: le molestie e le violenze non devono mai e in nessun caso trovare alcuna giustificazione e vanno condannate senza esitazioni». Anche Sebastiano Favero, presidente del Corpo degli Alpini, è intervenuto con una nota dicendo: «Molti dei partecipanti non erano alpini, ma giovani che hanno approfittato della situazione».

Sul caso interviene anche la senatrice Donatella Conzatti (Italia Viva), segretaria della Commissione femminicidio: «Per tre giorni manate, molestie, ammiccamenti, urla volgari. Più di cento segnalazioni di molestie. Nessuna giustificazione. Perché anche solo dire che si comportano da branco, sembra una giustificazione. Qui c’è solo la fotografia di un comportamento maschile stereotipato. Perdiamo anni di battaglie di parità se la dimensione di Uomo regredisce a maschio del genere animale, se c’è anche solo un minimo accenno giustificatorio nella 'natura del maschio'. Non credo di essere l’unica che sa dire ad alta voce che se 'il Re è nudo' non lo giustifichiamo. È meglio se impara a rivestirsi».













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