la sentenza

Mimmo Lucano condannato a 13 anni, Alex Zanotelli: “Ha salvato gli ultimi”

Il comboniano trentino, amico dell’ex sindaco di Riace, è corso a Locri: “Sentenza politica, Mimmo è un uomo onesto”



TRENTO. Le foto li ritraggono assieme, Mimmo Lucano e Alex Zanotelli, a Riace e non solo. Uno accanto all'altro a difendere un modello diventato simbolo di accoglienza in tutto il mondo, quella Riace che l’allora sindaco Mimmo Lucano aveva voluto per testimoniare come un piccolo paese della Calabria potesse fare della presenza degli immigrati dall’Africa un punto di forza. Di più, di sopravvivenza. 

La sentenza pesantissima nei confronti di Lucano pronunciata ieri (30 settembre) dai giudici di Locri –13 anni e due mesi per illeciti nella gestione dei migranti – sembra voler cancellare quell’esperimento di convivenza pacifica e virtuosa protagonista anche di un film.

E ieri padre Alex Zanotelli è corso a Locri per essere vicino all’amico Mimmo. Il missionario comboniano trentino, 83 anni, una vita trascorsa a fianco agli ultimi della terra, ha confessato di aver pianto, dopo la sentenza. Ma poi ha anche rilasciato dichiarazioni di fuoco. “Mimmo Lucano ha praticato la disobbedienza civile, come Martin Luther King e Gandhi”, ha detto a Repubblica, parlando di un “processo politico” e di “una condanna assurda”.

E ancora, da Locri: “E’ stata stracciata la democrazia, si è fatta fessa la giustizia, una sentenza che grida vendetta al cospetto di Dio”. “Oggi un tribunale ha fatto a pezzo la bandiera dell’accoglienza. Condannano un uomo onesto che non si è messo in tasca un soldo e che si batte da anni per l’accoglienza”.

Alex Zanotelli ha annunciato per oggi (1 ottobre) una manifestazione a Riace”Questa è una condanna che non si infligge nemmeno a un assassino”.













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