la testimonianza

Il rifugiato ospite a Colle Isarco: “I talebani girano casa per casa di chi lavora con la Nato”

Parla un afghano in quarantena nella base dell'Esercito



COLLE ISARCO. "Sono contento di essere arrivato in Italia perché adesso i talebani girano casa per casa di chi lavora con Nato e Aisa. Gli italiani hanno fatto tanto per noi, è un piacere essere qui, siamo contenti, anche i miei figli. Io ringrazio per tutto i militari e l'Esercito italiano che ci hanno aiutati ad uscire". È una delle testimonianze di uno dei rifugiati afghani - un padre di famiglia - in quarantena nella base logistica dell'Esercito a Colle Isarco, in Alto Adige. La struttura, che già dal marzo 2020 è stata messa a disposizione della Provincia autonoma di Bolzano dal Ministro della Difesa per la gestione della pandemia.

La base logistica dell'Esercito a Colle Isarco ospita per 10 giorni il personale afgano che viene assistito dalla Protezione civile della provincia di Bolzano, dalle Truppe Alpine dell'Esercito e dal personale sanitario. Sono inoltre presenti personale medico e mediatori culturali, mentre le organizzazioni di solidarietà sul territorio si stanno mobilitando per offrire un sostegno ai rifugiati durante la permanenza.

"Vorrei ringraziare il Governo italiano e tutti gli italiani per averci aiutato ad uscire dal nostro Paese. Tutto il mondo oggi sa com'è la situazione in Afghanistan. La situazione è critica e le persone non possono vivere sotto il regime talebano. Siamo stati molto fortunati a ricevere l'aiuto dell'Esercito e del Governo italiano per uscire dal Paese e arrivare in una situazione pacifica come questa. Spero un giorno di poter tornare nel mio Paese e che lo possano fare anche gli italiani", dice una giovane mamma mentre nel parco giochi alle sue spalle stanno giocando i bambini. Anche in Trentino circa 110 rifugiati afghani sono arrivati questa mattina per essere accolti nella Base logistica addestrativa a Riva del Garda di proprietà dell'Esercito, dove osserveranno un periodo di quarantena al termine del quale - queste le indicazioni del Governo - saranno seguiti dal Ministero dell'Interno per tutte le procedure connesse all'accoglienza per asilo politico e per stabilire le future destinazioni.













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