"Antiche Terre": il passato rivive nel presente
Nel fine settimana dell'11 e 12 ottobre un viaggio nel tempo: la sesta edizione della kermesse è dedicata agli anni Cinquanta, dalla scenografia delle vecchie case agricole, ai temi delle mostre, alle proposte gastronomiche, ai costumi indossati dai volontari. Centrale la mostra "Nuova speranza", le immagini della vita di un tempo si arricchiscono di momenti di racconto dalle vive voci degli anziani
Sesta edizione per Antiche Terre, l'evento che per un fine settimana dell'11 e 12 ottobre trasporta l'abitato di Zambana Vecchia indietro nel tempo e lo ricollega con un periodo preciso della sua storia, partendo, nella prima edizione, con gli inizi del Novecento, e poi via via proseguendo fino a giungere oggi agli anni Cinquanta.
Ogni epoca diventa lo stimolo per tutta l'edizione: dalla scenografia delle vecchie case agricole, ai temi delle mostre, alle proposte gastronomiche, ai costumi indossati dagli oltre 100 volontari.
Quest'anno, dunque, sarà la vita a Zambana negli anni Cinquanta la protagonista. Rivivranno così le atmosfere del tempo della ripresa del dopoguerra, caratterizzate nei nostri paesi da un faticoso ritorno alla normalità. Nelle due giornate la storia si intreccia con il presente, in un continuo rimando di stimoli che arrivano dal passato e che vengono rielaborati e riproposti nel presente.
Uno dei meriti dell'evento è infatti quello di aver creato un ponte tra la storia delle due località e i loro giovani, che sono stati da subito coinvolti dagli organizzatori e che oggi sono parte attiva dell'evento, sia negli stand che nella tradizione recuperata dei carri dei coscritti, che apre la festa.
Nelle corti, sei punti ristoro offrono gastronomia tipica, con piatti tradizionali classici (canederli, polenta e salsiccia e crauti, polenta e spezzatino, tortel de patate con formaggi e affettati, strangolapreti al sugo e con burro fuso, strauben e frittelle di mele) ma anche insoliti come la polenta e peverada, la minestra di trippe e lo smacafam.
Un fitto programma di intrattenimento anima il paese dalle 18.30 di sabato 11 fino a domenica sera. Ad aprire l'evento per la cerimonia inaugurale, sabato alle 18.30, è il carro dei coscritti, tradizione storicamente presente a Nave San Rocco e Zambana, che è stata riportata in uso in occasione della festa. Oggi sono i coscritti dei due paesi ad allestire il loro carro e a dare il via all'evento.
La serata prosegue con gli stand enogastronomici, le esposizioni degli attrezzi agricoli e la musica. Spazio speciale occupa la mostra "Nuova speranza", vero cuore propulsore della manifestazione, dove le immagini della vita di un tempo si arricchiscono di momenti di racconto dalle vive voci degli anziani che portano uno spaccato di vita vissuta.
A Zambana, l'economia locale verteva al tempo su due assi principali: la mezzadria, soprattutto a Nave San Rocco, dove i grandi masi agricoli garantivano una piccola economia di sussistenza ed il primo barlume di turismo a Zambana Vecchia, dove la costruzione della funivia per la Paganella permise lo sviluppo di qualche piccola attività ricettiva e di ristoro.
La domenica si apre alle 9 con la mostra mercato agricolo e dell'artigianato, alle 10 Messa nell'antica Chiesa di Zambana Vecchia, unica occasione in cui ancora si celebra qui la messa per la comunità.
Alle 11 al via il laboratorio per bambini per fare gli gnocchi, le dimostrazioni degli antichi mestieri e a seguire apertura degli stand e musica.
Alle 13.30 si può visitare con una guida la Chiesa di Zambana Vecchia, gioiello del Cinquecento, fare il formaggio o partecipare ai giochi "de sti ani". Arricchisce il pomeriggio il racconto degli anziani del paese sulla storia del dopoguerra a Zambana.
Alle 17 la castagnata e a seguire la musica chiudono la festa. 16 le associazioni coinvolte.
Monica Viola, presidente Pro Loco Zambana dice: "È un evento che ha un doppio valore: per chi viene da fuori, è una piacevole immersione nella storia di un borgo rurale del Trentino, animata da spettacoli, mostre e piatti tipici a tema. Per le nostre due comunità, invece, è un'occasione per costruire, anno dopo anno, la nostra storia comune a partire dalle nostre radici".
Loris Bonato, presidente Pro Loco Nave San Rocco aggiunge: "Per noi era importante che l'obiettivo della manifestazione, creare un'unità tra le due comunità, fosse sentito anche dai giovani, per questo da 4 anni abbiamo inserito l'espediente del carro dei coscritti. In generale è nostra premura che tutta la comunità sia coinvolta, per questo siamo lieti di avere ben 16 associazioni che si occupano della cucina (negli stan collaborano più associazioni) e delle attività ricreative, come i giochi de sti ani".
Fabio Bonadiman, sindaco Terre d'Adige: "E' un evento che incrocia quella che è la mission dell'amministrazione, cioè armonizzare le due comunità, e mi fa particolare piacere che si svolga proprio a Zambana Vecchia, centro che beneficia di questo evento per rivitalizzarsi. La Pro loco è l'interfaccia più evidente tra amministrazione e cittadini: per questo Antiche Terre ha un alto significato a livello comunitario".
Marco Gruber, consigliere Consorzio turismo piana Rotaliana Koenigsberg: "Consorzio da sempre sostiene tutti gli eventi della piana ed in particolare gli eventi delle 8 pro loco rotaliana. Oggi anche se appartiene a Apt Paganella non dimentica le sue origini che sono nelle pro loco. Volontariato è un elemento prezioso e valore aggiunto per il turismo, in particolare quel tipo di turismo su cui lavoriamo in Piana Rotaliana, fatto non di grandi flussi ma di piccole e significative esperienze di condivisione delle ricchezze del territorio". C. L.