l’indagine

Valsugana, in un capannone abbandonato trovate 80 piante di marijuana

Arrestato dai carabinieri un 41enne a Castel Ivano: è accusato di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti



TRENTO. I Carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana hanno arrestato a Castel Ivano un 41enne per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. All’interno di un capannone abbandonato i militari  hanno trovate – in fase di essiccazione – un’ottantina di piante di marijuana, dal fusto alto oltre due metri ciascuna e particolarmente folte.

I militari dell’Aliquota Radiomobile di Borgo Valsugana – si legge in una nota del comando provinciale –  insospettiti da alcune indicazioni di residenti, confermate dalle evidenze di movimenti non giustificati nell’area, hanno deciso di ispezionare la struttura e son giunti a individuare l’essiccatoio di fortuna, ricavato all’interno di una grossa stanza, per cui hanno deciso di monitorarlo e dopo alcuni giorni di appostamenti, hanno sorpreso M.D., un pregiudicato del luogo, che si era introdotto nel deposito per verificare lo stato e il grado di “maturazione” delle piante.

Il notevole quantitativo di marijuana pronta all’uso, ricavabile dagli 87 chilogrammi di piante, sarebbe stato con ogni probabilità rivenduto in zona, verosimilmente nel giro dei giovani consumatori.

"Ancora una volta l’apporto e la collaborazione, fornita dalla cittadinanza alle stazioni Carabinieri, ha consentito di approfondire una notizia reato e sviluppare le necessarie attività, per assicurare alla giustizia il responsabile di un’azione delittuosa” commenta l’Arma.

Il “coltivatore” si trova attualmente ai domiciliari.













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