Un abete della Val Canali per il Natale di Mattarella 

Primiero, l’albero ha iniziato ieri mattina il proprio viaggio in direzione di Roma Sarà collocato nel Salone di rappresentanza del palazzo del Quirinale 



PRIMIERO. Un abete bianco della val Canali, località del Primiero fortemente colpita dal recente maltempo, è stato prelevato ierio da parte del corpo forestale del Primiero e destinato alla Presidenza della Repubblica. L’albero arriverà in giornata a Roma. Ha iniziato ieri mattina il suo viaggio per Roma, per essere collocato nel Salone di rappresentanza del Quirinale.

Un’iniziativa non nuova per il Trentino, che anche in passato ha donato qualche esemplare di abete natalizio alla capitale e alla Città del Vaticano; quest’anno si carica di un significato particolare: rappresenta, infatti, un gesto simbolico di solidarietà e vicinanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella verso le terre colpite dalle recenti calamità naturali, fortemente condiviso anche dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e dall’assessore all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli.

I boschi in Trentino ricoprono una superficie di 390.463 ettari, pari al 63% del totale. Il “re” dei boschi è l’abete rosso (32% del totale), seguito dal faggio (14%), dal larice (13 %) e dall’abete bianco (11%), molto diffuso in Primiero per le peculiari condizioni ambientali e particolarmente amato come albero di Natale. Quello destinato alla residenza del Presidente della Repubblica è un albero di circa 10 metri, di cui è stato recuperato in particolare il cimale, ovvero la parte più alta, lunga 6 metri. Un albero prelevato dal bosco del salotto buono di Primiero, la Val Canali, che fra l’altro può annoverare la sede del Parco di Paneveggio Pale di San Martino; un bosco danneggiato dal maltempo e l’albero è stato scelto in base ad un criterio tanto particolare quanto motivato: non un albero “sano” da tagliare per l’occasione, ma nemmeno un albero schiantato al suolo dal vento di quel terribile 29 ottobre. Piuttosto, una pianta compromessa, ma ancora in ottima salute, che i forestali avrebbero dovuto in ogni caso rimuovere, ma che così potrà vivere ancora un pezzo della sua vita, a Roma.

L’abete bianco della Val Canali è una pianta selvatica, quindi più vera, proveniente da una foresta che ha ottenuto la certificazione Pefc per la Gestione Forestale, il che attesta una gestione boschiva sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Un altro pregio di questa scelta. Il patrimonio forestale della Val Canali è risultato particolarmente danneggiato dal maltempo. Si stima che complessivamente sia stata danneggiata una superficie di circa 250 ettari, attorno al 20% della superficie boscata totale della valle Canali, ovvero 50.000 metri cubi di legname. In tutto il Primiero i danni hanno interessato circa il 4-5% dei boschi.

L’abete è stato prelevato ieri dai forestali dell'Ufficio distrettuale forestale di Primiero, coordinati da Luigi Gottardo, assieme ad una squadra della Tenuta presidenziale di Castelporziano, guidata da Daniele Cecca, incaricata anche del trasporto dell’albero a Roma. L’albero è stato assicurato con delle funi, quindi segato alla base e calato con delicatezza al suolo, dove è stato coperto e issato sul camion che lo ha portato a Roma. (r.b.)













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