Spigolo del Velo la prima salita compie 100 anni

San martino di castrozza. Domani alle 21 nel giardino dell’Hotel Regina a San Martino di Castrozza, si festeggia il centenario della prima salita dello Spigolo del Velo effettuata appunto nel luglio...



San martino di castrozza. Domani alle 21 nel giardino dell’Hotel Regina a San Martino di Castrozza, si festeggia il centenario della prima salita dello Spigolo del Velo effettuata appunto nel luglio 1920 da Günther Langes ed Erwin Merlet. Per l’occasione sarà a San Martino Reinhold Messner per presentare in anteprima il film “Lo Spigolo del Velo – die Schleierkante”. Il grande alpinista, esploratore e scrittore italiano ha sempre apprezzato lo Spigolo del Velo come una delle più belle vie delle Dolomiti. Così, in occasione del centenario della prima salita, ha deciso di raccontare l’impresa di Günther Langes ed Erwin Merlet. Ovviamente ha voluto presentare questo suo nuovo film proprio a San Martino di Castrozza: un regalo speciale per l’annuale festa delle Guide Alpine “Aquile” di San Martino. Sempre per l’occasione sarà presentata l’ottava edizione annuale della rivista “Aquile”, pubblicazione patinata, ricca di articoli e splendide foto, diretta da Manuela Crepaz e realizzata con la collaborazione corale delle Guide Alpine “Aquile” di San Martino.

Lo Spigolo del Velo della Madonna fu scalato per la prima volta da Gunther Langes e Edwin Merlet nel 1920, due alpinisti di gran classe, che nelle Pale aprirono anche altre vie strepitose come quella che solca il pilastro sud-ovest della Pala di San Martino, detto Gran Pilastro.

Lo Spigolo si può considerare come la regina delle vie classiche nelle Dolomiti che vanta una grossa fama nel mondo alpinistico internazionale, contando un'infinità di ripetizioni. E’ una scalata “molto estetica e di grande divertimento che vince lo spigolo ovest della cima della Madonna e presenta sempre roccia solida e ben appigliata”.

“E’ una via capolavoro. Una volta si diceva addirittura la più bella – scrive Reinhold Messner – l’ho scalata varie volte. Si sviluppa su una roccia da sogno, solida ed è molto esposta perché sul versante Nord c’è un paretone verticale e anche a destra ci sono salti molto ripidi. Quindi la scalata è davvero aerea”. E poi Messner svela che Langes (che era nato a Fiera di Primiero) e Merlet, “avevano utilizzato solo due chiodi che in realtà erano superflui; li avevano piantati perché era la prima salita e non conoscevano già la via da seguire”. R.B.













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