Silvelox, la Provincia ha le mani legate Il caso in Parlamento 

L’assessore Olivi: «Purtroppo non possiamo fare nulla» Intanto la deputata Segnana (Lega) interroga il governo


di Marika Caumo


CASTELNUOVO. La notizia che Silvelox Europe, la storica azienda che produce porte e portoncini salvata nel 2015 da un accordo tra Provincia, Trentino Sviluppo e la bresciana S.E.I.P. srl, rischia ora di chiudere a causa di un cavillo burocratico sollevato da Inps, ha destato preoccupazione in Valsugana.

Per l'Inps di Trento, infatti, l'azienda non aveva diritto di beneficiare degli sgravi contributivi e ora ha presentato il conto. Una somma elevata che metterebbe a rischio la continuità aziendale. La questione, portata al Tar di Trento, approderà ora in Corte Costituzionale.

La Provincia, che, come detto s’era adoperata assieme a Trentino Sviluppo per trovare una soluzione che salvasse l’occupazione e rilanciasse l’azienda di Castelnuovo, è inerme di fronte ad una situazione che la mette fuori gioco. «Ho sentito l’Inps - spiega l’assessore Provinciale all’Industria, Alessandro Olivi -. La Provincia, purtroppo, non può far nulla per questa situazione. Ci hanno garantito che seguono con attenzione la questione. A noi non rimane altro da fare che vigilare ed attendere l’evolversi della situazione».

Ma se la Provincia è fuori gioco non potendo intervenire in alcun modo, la politica trentina non se ne sta comunque con le mani in mano. E c’è chi prova a smuovere le acque a Roma.

L'onorevole della Lega Nord, la borghesana Stefania Segnana ha annunciato che, «data l'importanza della questione che se non si risolvesse a favore della ditta metterebbe a rischio 67 posti di lavoro», sarà a breve depositata una interrogazione parlamentare per capire meglio quanto accaduto e per avere la possibilità, in caso di bisogno, di garantire ai lavoratori il contratto e lo stipendio.

«La Bassa Valsugana - scrive l’onorevole Segnana - in questi anni ha assistito alla chiusura di diverse fabbriche ma fortunatamente alcune di queste sono riuscite a sopravvivere alla crisi grazie all’intervento di un acquirente esterno che, investendo capitali, ha salvato il posto di lavoro a molti lavoratori garantendo un futuro a loro e alle loro famiglie».













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