Primiero, calo del 2,15% dei consumi di energia 

Il bilancio di Acsm. Nel 2019 distribuiti 45,5 giga watt ora: il 27,6% del totale è stato impiegato  a San Martino di Castrozza. Alle abitazioni private è andato 24,39%, ai pubblici esercizi il 20,98%


RAFFAELE BONACCORSO


Primiero. Del bilancio economico consolidato del Gruppo Acsm (Azienda consorziale servizi municipalizzati) di Primiero abbiamo già dato conto su queste pagine riferendo come il risultato si discosta di poco in negativo rispetto a quello del 2018 e questo dovuto alla riduzione del prezzo di vendita dell’energia prodotta sul mercato all’ingrosso; in particolare il risultato economico vede 5.241.494 di euro di utile netto consolidato contro 5.786.036 di euro nel 2018.

C'è però tutta una parte di dati riportati nel bilancio che può dare il polso della situazione economica il loco. Infatti, l’analisi dei dati relativi alla quantità di energia distribuita sulle reti permette di tracciare una mappa dei consumi energetici. L’interpretazione della stessa è importante in quanto solitamente ricalca a grandi linee l’andamento dell’economia reale di un determinato territorio. A livello complessivo sulla rete gestita dal Gruppo Acsm nel 2019 sono stati distribuiti oltre 45,5 GWh ("Giga watt ora", unità di misura dell'energia elettrica), con una contrazione di circa 1 GWh in meno dell’anno precedente. Tale dato rappresenta un calo di consumo del 2,15%, portando i valori leggermente sotto quelli registrati nel 2017.

Dai dati riportati nel documento si vede che a partire dal 2007 c’era stato un graduale aumento di consumo di energia che si è interrotto quasi drasticamente nel 2016, passando da un da 60,6 Gwh a 46 Gwh, stabilizzatosi per due anni a 46,6 Gwh, fino al dato del 2019 che, come visto, è stato di 45,5 Gwh. La maggiore diminuzione del consumo, significativamente, la si è avuta a San Martino di Castrozza dove si è registrato un – 7,79%; negli altri paesi del fondovalle il valore si è discostato di poco con due dati di rilievo e cioè una diminuzione del 2,45% a Imer, mentre Mezzano ha fatto registrare un più 2,92%; altri due dati significativo riguardano l'aumento del 2,99% a Passo Rolle e del 3,53% a Passo Valles, frutto del funzionamento degli impianti sciistici favoriti dal provvidenziale innevamento registrato a fine anno.

Ancora dati interessanti e significativi sono i dati che riguardano la quantità di energia distribuita sulle reti dei vari paesi in riferimento al 2019. Sono dati facilmente interpretabili, basta citare come il maggiore consumo si ha a San Martino di Castrozza con il 27,6%, seguito da Transacqua con il 17,2%, Vanoi con il 10,7%, Imer con il 10,2%, Tonadico con 9,5%, Mezzano con 8,8%, Fiera di Primiero con 7,6%, Siror con 3,4% e poi gli altri centri abitati.

Ultimi dati che danno l'idea dei consumi di energia, riguardano i settori d'impiego: nelle abitazioni private si consuma il 24,39% di energia prodotta, seguono alberghi, bar e ristoranti con il 20,98%, commercio e attività assimilate con il 6,86%.

Finiamo con la distribuzione degli utili. Dei 5.241.494 di utile netto, il consiglio di amministrazione di Acsm ha deciso di dividere ai Comuni soci, come negli ultimi anni, 1.000.200 euro in base alle azioni possedute: Primiero San Martino di Castrozza, 52,29%, 523.005 euro; Mezzano, 13,07%, 130.726 euro; Imer, 13,07%, 130.726 euro; Canal San Bovo, 6,82%, 68.214 euro; Sovramonte (Belluno), 6,13%, 61.312 euro; Predazzo, 6,13%, 61.312 euro; Castello Tesino, 1,23%, 12.302 euro; Pieve Tesino 0,92%, 9.202 euro; Cinte Tesino, 0,31%, 3.101 e uro; Sagron Mis, 0,03%, 300 euro.













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