Micheletti direttore del Cfp Enaip di Borgo 

La novità. Cambio alla guida del centro di formazione professionale: Claudio Bernardi lascia l’incarico al 33enne di Telve laureato in storia e con esperienze ai Cfp di Borgo, Tesero e Riva


Marika Caumo


Borgo. Il giovane telvato Francesco Micheletti, classe 1986, è il nuovo direttore del Cfp Enaip di Borgo. Succede a Claudio Bernardi, che dopo 39 anni di servizio alla scuola professionale del capoluogo valsuganotto, va in pensione. Un avvicendamento siglato nei giorni scorsi da una stretta di mano.

Una presenza storica

Entrato come insegnante del settore edile nel 1980, Bernardi ha successivamente assunto incarichi di coordinatore per l’inserimento dei ragazzi Bes e per vari progetti. Vicedirettore per 15 anni, nel 2018 è diventato direttore facente funzione. «Ho trovato un datore di lavoro perfetto, con cui si è instaurata una collaborazione sempre molto sincera. Si conclude la mia carriera, ricca di soddisfazioni per aver lavorato per la comunità sul piano formativo», spiega. Una vita spesa nell’educazione di generazioni di ragazzi.

Cambio della guardia

Ruolo che ora passa a Micheletti: laureato in storia all’università di Trento, ha cominciato a lavorare proprio a Borgo, entrando nel mondo della scuola professionale come insegnante di italiano, storia e materie umanistiche. Successivamente le esperienze di 4 anni al Cfp di Tesero e di 2 anni al Cfp di Riva del Garda.

Le priorità

Il rapporto con famiglie, territorio ed aziende è prioritario. «Si va avanti nel solco di quanto fatto finora, consolidando e ricalibrando l’offerta formativa – spiega -. Vanno presidiate le attività, consolidando le relazioni con il territorio. Già in autunno sono in programma i tavoli con le aziende, per confrontarci sull’offerta formativa del Cfp e i bisogni delle aziende di industria ed artigianato». In tal senso la decisione di chiudere il corso per Operatore ai servizi di vendita, figura non molto richiesta che si traduceva in pochi iscritti. A settembre non ci sarà una prima classe ma si porteranno comunque gli studenti a concludere il ciclo di studi con la qualifica del terzo anno. «L’intenzione è quella di mantenere il settore terziario, con un nuovo corso, ricalibrandolo in modo da rispondere alle esigenze del territorio, delle famiglie e delle aziende», annuncia Micheletti.

Gli altri temi sul tavolo

Ad oggi sono 210 gli iscritti per l’anno scolastico alle porte, suddivisi in 13 classi. «I numeri hanno tenuto, siamo in linea con gli anni passati», commenta Bernardi.

Diversi i temi sul piatto. In primis il convitto. Attualmente gli studenti alloggiano alle Barelli di Levico e «grazie all’interessamento del sindaco Enrico Galvan è stato attivato un servizio trasporto riservato, che dal convitto li porta a scuola», precisa Micheletti. Con l’associazione artigiani si sta ragionando anche ad una riduzione dei costi di alloggio ed in prospettiva si guarda a trovare una soluzione a Borgo.

Altro aspetto importante è il quarto anno, su cui Micheletti intende puntare con forza. Attualmente a Borgo sono due i quarti anni attivati (tecnico di impianti termici e tecnico per la conduzione e manutenzione di impianti automatizzati), realizzati in alternanza scuola-lavoro, al termine dei quali lo studente ha in mano un diploma professionale. «La richiesta di personale è molto alta. Il quarto anno è un percorso che migliora e completa l’offerta formativa. Si può poi continuare con il quinto anno e l’alta formazione, entrambe a Villazzano» prosegue il neodirettore.

Infine un appuntamento, in programma a fine 2019, quando si celebreranno i 40 anni del corso termoidraulica, nato nel 1979 a Borgo come corso sperimentale ed unico nell’intera provincia.













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