La rilegatrice che ha ridato  nuova vita a Villa d’Anna 

Telve. Adriana Ferrigno si è trasferita lo scorso maggio nel primo piano dello storico palazzo  che ha restaurato e dove ha aperto un laboratorio artigianale nel quale lavora cuoio e pelle


Marika Caumo


Telve. Un laboratorio di rilegatura, cartotecnica artistica, oggetti realizzati in cuoio e pelle. Ha aperto da qualche mese a Telve, al primo piano della storica dimora di Villa d’Anna, immersa nel verde del grande parco che la circonda. A creare tutto ciò è Adriana Ferrigno, 48 anni, siciliana d’origine ma nata a Como, in Lombardia. Imprenditrice e mamma, il suo vissuto l’ha portata - lo scorso maggio - a venire ad abitare a Telve con il figlio. Una storia che vogliamo raccontare.

Terminate le scuole superiori, Adriana decide di trasferirsi in Toscana, a Pisa, per frequentare l’Università: lettere moderne ad indirizzo storico teatrale. Ma non era quella la sua strada, così decide di interrompere gli studi. A Pisa conosce il suo ex marito e insieme a lui prende una copisteria vicino all’Università. Attività che nel tempo è diventata legatoria. «Ho sempre avuto una grande manualità ma per un certo perbenismo borghese avevo scelto di andare avanti con gli studi- spiega -. Me ne sono pentita e sono tornata alle origini, indirizzandomi verso il dono che avevo e che mi dava felicità. Spesso ci vuole quello scatto in più che ti fa capire che stai facendo scelte sbagliate e ti porta a raddrizzare la via, nonostante le difficoltà».

A Pisa il lavoro si trasforma e si evolve nel tempo: da legatoria di tesi diventa una legatoria di pregio, con la realizzazione di album fotografici in cuoio e pelle. Si arricchisce man mano anche dell’oggettistica realizzata dall’estro e dalla fantasia di Adriana: borse, diari, libri, quaderni, ricettari, cinture, album, taccuini con lacci, chiusure particolari. Oltre a libri fantasy ed oggetti che richiamano la cultura celtica, di cui è appassionata.

«Sono autodidatta, ho imparato per passione la manualità nel modellare il cuoio e la pelle, istruendomi con testi al fine di conoscere le cuciture, con telaio, a fascicoli, i tagli, le rilegature rigide con le dorature, le incisioni in oro e argento», prosegue. Ogni pezzo trasuda l’odore e la passione di una lavorazione tipica dell’artigianato italiano che si tramanda negli anni, uniti ad un design moderno.

Artigiana rilegatrice, negli anni la Ferrigno apre un suo laboratorio in Toscana, dove si specializza nei lavori di cartotecnica artistica realizzati per i committenti che vi inseriscono le repliche d'arte delle opere di Leonardo da Vinci, repliche create dal noto artista Alessandro Tartaglione, che opera nel campo della scultura della carta. Un lavoro che le da molte soddisfazioni e stima tra i committenti, siano essi occasionali o legati da un rapporto lavorativo molto lungo.

Arriviamo allo scorso marzo, la pandemia che colpisce l’Italia, il lockdown che penalizza in particolare arte e cultura. Una situazione che rende difficile il lavoro per Adriana, costretta ad un brusco stop che vede crollare i propri guadagni.

Da qui la decisione di trasferirsi, accarezzata da tempo ma accelerata dalla situazione emergenziale che si era creata. «Avevo progettato da un po’ un trasferimento di sede lavorativa ed abitativa in Trentino, mirato ad un preciso avanzamento professionale», conferma. A legarla al nostro territorio il rapporto d’amicizia con il proprietario di Villa d’Anna a Telve, storica residenza sotto tutela dei beni storico artistici. Dalla Toscana arriva nel paese valsuganotto e si stabilisce al primo piano della villa, occupandosi della sua ristrutturazione, utilizzando e restaurando vecchi mobili, bauli e stufe a legna, che ben vanno ad inserirsi nel contesto della dimora. Qui crea anche il laboratorio. Una nuova vita, ma andare avanti non è facile, soprattutto quando l’attività, a causa degli effetti legati alla situazione sanitaria, è ripresa a fatica con alcune commesse solo nel periodo estivo. Alcuni amici a Telve le accennano alla possibilità di richiedere un aiuto concreto alla Caritas di Trento e qui Adriana trova un piccolo sostegno economico che le permette di guardare avanti con fiducia, «consentendomi di affrontare con più serenità la situazione, che rischiava di essere fatale alla mia piccola ma prestigiosa attività ed anche alla mia vita personale», racconta, piena di gratitudine.

Adriana continua a lavorare con cuoio a concia vegetale e pelle di prima qualità che arrivano dal Comprensorio Fiorentino, ma sta cercando anche nuovi produttori. Così come le cartolerie ed i negozi dove poter vendere i propri lavori. «Appena sarà possibile mi piacerebbe guardare anche ai mercatini artigianali e soprattutto far conoscere il laboratorio e la villa, un ambiente magnifico, con visite guidate». In attesa di poter scoprire il laboratorio, è possibile contattare Adriana al 3519696534.

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