Enaip tra costi del convitto e iscritti minimi per classe 

Bernardi: «Il Cfp di Borgo è di qualità, ma per chi viene da fuori le spese d’alloggio sono troppo elevate». Un documento per far rivedere i limiti di attivazione corsi


di Marika Caumo


BORGO. Sabato prossimo il Cfp Enaip di via Giamaolle promuove una giornata di “Scuola aperta”. Occasione per ragazzi e famiglie di visitare la struttura, in concomitanza con il termine delle iscrizioni per il prossimo anno formativo. Ma vuole essere anche un momento di incontro e confronto tra la scuola, il mondo dell'artigianato, dell'industria, del commercio e la politica. Diverse, infatti, le questioni sul tavolo che vanno affrontate e condivise. A partire dai costi del convitto e dai numeri minimi per l'iscrizione delle classi. Temi su cui l'associazione artigiani ha sollecitato la scuola, affinché se ne discuta insieme al governo provinciale, per uscirne con un documento condiviso, con una serie di impegni reciproci per il futuro di questo centro.

Partiamo col dire che il Cfp Enaip di Borgo è, per numero di studenti, il secondo in Trentino dopo Villazzano. Ben 270 gli iscritti nei quattro indirizzi: elettrica, meccanica, termoidraulica e servizi di vendita. Gli studenti "fuori sede", quelli che arrivano da altre parti del Trentino, alloggiano al convitto delle Barelli di Levico. «Una struttura di qualità, ma i costi incidono sulla scelta delle famiglie di iscrivere i ragazzi qua a Borgo», spiega Claudio Bernardi, vicedirettore del Cfp, attualmente facente funzione di direttore. Con la nomina di Massimo Malossini a nuovo direttore provinciale Enaip ed al contempo direttore dei centri di Borgo Valsugana (subentrando a Sergio Bailo) e Riva del Garda infatti, in questi due istituti sono state nominate altrettante persone facenti funzione.

Insomma, le spese che le famiglie devono sostenere per mantenere i propri figli al convitto sono alte e spesso fanno desistere le stesse dall'iscriverli all'Enaip di Borgo. In particolare succede per l'indirizzo di termoidraulica, fiore all'occhiello del Cfp valsuganotto.

«La stragrande maggioranza degli iscritti arrivano dal bacino della Valsugana. Sforniamo tanti idraulici di qui, saturando la richiesta della valle, mentre abbiamo sollecitazioni dalle associazioni artigiane di altre zone del Trentino, penso ad esempio alla Val di Sole, che ci dicono di non riuscire a trovare personale. Il costo dei convitti è un problema che non riguarda solo Borgo ma anche altri centri», aggiunge il docente Mauro Martinelli.

Altra questione, i numeri minimi per attivare la classe. Gli studenti devono essere almeno 15 per classe, numero che si alza a 18 per i quarti anni.

«Con il calo demografico, le famiglie straniere che vanno via e la seconda generazione di famiglie extracomunitarie che si iscrive sempre più alle scuole superiori e meno all'Enaip, la situazione per alcuni corsi, in particolare il terziario, non è semplice», ricorda Bernardi. Eppure la richiesta di personale formato che esce da questa scuola c'è, eccome se c'è: praticamente gli studenti una volta diplomati trovano subito occupazione. «Abbiamo molta richiesta, sia dall'industria che dall'artigianato. Quasi tutti gli studenti dopo il triennio proseguono con il quarto anno che prevede un alternanza scuola-lavoro, dove collaboriamo con diverse realtà industriali. Al termine tutti trovano lavoro», conferma Martinelli.

Ecco quindi anche l'importanza di una giornata di scuola aperta, per far conoscere il centro, l'offerta formativa, le attività ed i laboratori, in particolare ai ragazzi delle medie ed alle loro famiglie. «Alcuni pensano ci siano ancora i muratori e quando vengono si stupiscono, restano a bocca aperta nel vedere cosa facciamo», spiega Martinelli.

Sabato la scuola rimane aperta dalle 15 alle 18.30; è visitabile in qualsiasi altro momento previo appuntamento allo 0461753037 o cfp.borgo@enaip.tn.it.













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