Borgo, un 2018 da record per i pompieri volontari 

Il comandante del Corpo, David Capraro, ha fornito i numeri del grande impegno  dei 42 vigili del fuoco attivi: 268 interventi per quasi 5.400 ore di lavoro prestate


di Marika Caumo


BORGO. Ben 268 interventi nel 2018, per un totale di quasi 5.400 ore. Nei giorni scorsi hanno festeggiato la loro patrona S. Barbara anche i vigili del fuoco di Borgo. Dopo la messa in arcipretale e la benedizione dei mezzi, uno spuntino in caserma con autorità civili e militari e il pranzo. Occasione per il comandante David Capraro di fare un bilancio dell'anno che sta volgendo al termine.

Un Corpo piuttosto numeroso: è formato, infatti, da 42 vigili attivi, 3 vigili complementari, 6 onorari, 2 sostenitori, 3 aspiranti e 6 allievi per un totale di 62 persone. Anche l’interventistica è consistente e spazia a 360°: quest’anno il Corpo ha raggiunto un monte ore record di 5.371 (erano 3773 nel 2017, 3110 nel 2016) che risultano dalla somma di interventi (3048 ore), servizi (1289) e attività formative (1034): un +30% rispetto allo scorso anno. Gli interventi complessivi sono stati 268 (in calo rispetto ai 324 del 2017). «Numeri che danno un'idea ben precisa dell’impegno che ogni giorno ciascun vigile dedica a titolo di volontariato al servizio della comunità» spiega Capraro.

Tra gli interventi più rilevanti del 2018 per i pompieri di Borgo ci sono stati alcuni incendi molto impegnativi, le ricerche persone (5) e il supporto a Moena per l'esondazione del Rio Costalunga. E poi incendi di canna fumaria, una decina, dovuti quasi sempre all’inadeguatezza dei camini. Per il resto la statistica evidenzia una serie di servizi più o meno urgenti quali i trasferimenti dell’equipe sanitaria dell’elisoccorso (18), le fughe di gas (9), gli incidenti stradali (15), l'apertura porta (ben 35), gli sblocchi ascensore (4) e il supporto sul territorio negli eventi meteorologici intensi (39 per allagamento, 8 per alluvione, 2 per frana, 27 per taglio pianta).

Quello più rilevante rimane l'emergenza di fine ottobre: la prima uscita nella mattina del 28 per alberi pericolanti, quindi le operazioni preventive in vista della temuta esondazione del Brenta (la preparazione dei sacchetti di sabbia, l'approvvigionamento di pompe e colonne fari, le paratie e le barriere mobili fino alla chiusura di strade e l'evacuazione di alcune famiglie). A ciò si è aggiunto il vento che ha abbattuto piante, camini e coperture costringendo i pompieri a numerosi interventi anche nei giorni successivi, con le operazioni che si sono susseguite per una intera settimana, fino al 4 novembre per un totale di ben 122 interventi (per 800 ore di lavoro).

Domenica è stata anche l'occasione per la popolazione di ringraziare tutti i vigili per quanto fatto in questa occasione e durante l'intero anno. Don Armando Costa nell'omelia ha riservato ai pompieri parole di riconoscenza e gratitudine per i «coraggiosi, generosi ed eroici interventi, in cui si è prodigato con grande tempestività e ammirata professionalità. Cari pompieri voi siete in certo modo ministri servitori della speranza. Essere impegnati nel salvare vite umane e l’integrità del territorio è un’espressione genuina di altruismo umano e cristiano».

Anche il comandante Capraro ha ricordato lo spirito di squadra e l'impegno profuso, ringraziando il corpo e consegnando le benemerenze per anzianità di servizio all'ex vicecomandante Gianfranco Borgogno per i 40 anni di attività, a Giampaolo Volani (15 anni), Matteo Dandrea e il caposquadra Roberto Stroppa (20 anni) e il capoplotone Massimo Ciresi (25). Infine il giuramento dei nuovi vigili che entreranno nel Corpo: Filippo Molinari e Mauro Dalvai.













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