Allevatori, mostra con il sorriso 

Alla Fondazione De Bellat di Castelnuovo. La tradizionale rassegna di bovina di San Matteo nella tenuta di Spagolle ha permesso di fare il punto sul settore. Il presidente Pedrin: «Buono l’andamento del mercato del latte, mentre quello della carne, dopo un avvio basso, ha prezzi in rialzo»


Marika Caumo


Castelnuovo. Un cielo limpido e soleggiato ha fatto da cornice alla tradizionale mostra bovina di San Matteo. La festa degli allevatori e addetti al settore ma anche di semplici appassionati, che ieri si sono dati appuntamento alla tenuta della Fondazione De Bellat in località Spagolle. Un momento per scambiarsi notizie e consigli, per fare il punto della situazione sul mondo dell'allevamento, sul mercato del latte e della carne. E per mettere in mostra i propri capi, assistendo alla premiazione delle reginette della manifestazione. La giornata, organizzata come sempre dall'Unione allevatori Bassa Valsugana e conca del Tesino del neopresidente Michel Pedrin, insieme alla Federazione allevatori (presente il presidente Mauro Fezzi) ha visto una buona partecipazione. In Bassa Valsugana sono ben 294 i bovini iscritti ai libri genealogici, appartenenti ad una quarantina di aziende locali.

Le premiazioni

Nel primo pomeriggio le premiazioni, con le bronzine offerte da Comuni, enti e aziende sponsor. Numerosi gli amministratori della zona che hanno messo al collo delle reginette l'ambito riconoscimento. Presente anche il presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder e l’onorevole Mauro Sutto. Non potevano mancare le realtà casearie trentine, i vertici della cassa rurale locale e della Fondazione De Bellat.

Fra le mucche di razza Grigio Alpina, la più bella è Laila di Fiorenzo Zottele di Roncegno, riserva è Giada della società agricola Stroppa Albino e Figli di Torcegno, mentre nella razza Rendena la reginetta è Zoven-Elisa e la sua vice Afro-Emma, entrambe della società agricola di Denis e Daniel Stefani di Grigno. Arriva invece da Torcegno la campionessa della razza Pezzata Rossa: si tratta di Moka di Paolo Palu (che ha ricevuto anche la targa dell’assessore all’agricoltura Zanotelli) mentre riserva è Fata di Pietro Stefani di Grigno; menzione per Esmeralda di Silvio Stroppa di Telve. L'azienda agricola di Beppino Dalprà di Roncegno si conferma “imbattibile” nelle razze Bruna e Frisona. Come nel 2018 ha fatto l'ein plein, portando a casa due reginette di razza ed altrettante riserve: Dalprà ha infatti conquistando il titolo nella razza Bruna con la campionessa Corina e la sua riserva Vicenza (la menzione d'onore è invece andata a Noella di Roberto Sandri di Castel Ivano) e sue sono pure la più bella della razza Frisona, Pina, e la sua riserva Ira, mentre è Takita dell’azienda Lenzi Giacomo e figli di Samone che ha ricevuto la menzione d'onore. Un premio infine è stato consegnato anche all’allevatore più giovane, Patrik Montibeller di Roncegno.

Il punto del presidente

Soddisfatto per l’andamento della mostra il presidente Pedrin che, nel fare un bilancio, ha ricordato il buon andamento del mercato del latte. «Quello della carne era partito basso, ora invece è risalito», ha spiegato. Dati positivi dunque, confermati dal presidente della Federazione Fezzi. «Ciò che invece ci preoccupa molto è la presenza dell’orso sulle nostre montagne. E’ sul Manghen», aggiunge Pedrin, che sottolinea come la presenza dei grandi carnivori anche in Valsugana porterà piano piano gli allevatori ad abbandonare l’alpeggio. «Dopo gli attacchi a mucche e pecore, qualcuno ha portato via gli animali dalla malga ed è tornato a valle», precisa. Pensiero condiviso dal presidente Kaswalder, che ha poi ricordato l’importanza degli allevatori nel mantenimento del territorio ed il binomio vincente turismo-zootecnia. «E’ bello vedere tanti giovani che coltivano questa attività. Sono tempi non facili ma tenete duro», ha aggiunto Sutto.













Scuola & Ricerca

In primo piano