Tragica caduta, salma recuperata 

Il corpo della donna scivolata sul Carega è stato composto alla camera mortuaria del cimitero di Ala



ALA. È stato recuperato ieri in tarda mattinata il corpo di Ludmila Drogovozov, l’escursionista di 45 anni, moldava ma residente a Soave, in provincia di Verona, che domenica è rimasta uccisa in seguito a una scivolata in un canalone poco a valle di passo delle Tre Croci, sul gruppo del Carega. La salma, grazie al supporto dell’elisoccorso, è stata trasportata a valle e composta nella camera mortuaria del cimitero di Ala. Alle operazioni, iniziate di buon mattino, hanno partecipato gli uomini dl soccorso alpino di Rovereto e Ala ma anche della val di Ledro e di altre zone limitrofe. È stato complesso raggiungere il canalone in cui era precipitata la donna, a circa 1500 metri di quota, anche per le particolari situazioni climatiche, con nebbia e scarsa visibilità, che si sono sommate alla oggettiva difficoltà di operare in un’area molto impervia e insidiosa per il ghiaccio. L’allarme lo aveva dato poco dopo mezzogiorno il compagno di escursione di Ludmila Drogovozov, che aveva assistito a una scivolata della donna vedendola poi sparire verso valle, nella nebbia. Le ricerche erano partite subito, con quindici uomini del soccorso alpino che si sono mobilitati per raggiungere dapprima il rifugio Scalorbi, nel Vallone di Campobrun, e poi a piedi. Ci era voluta quasi un’ora per arrivare nel luogo dove era stato avvistato il corpo della sfortunata escursionista, procedendo con visibilità quasi nulla. Una volta constatato il decesso, si è preferito sospendere le operazioni, anche perché nel frattempo si era fatto buio e il rientro a piedi sarebbe stato comunque lungo. Gli uomini del soccorso alpino sono infatti rientrati attorno alla mezzanotte di domenica, esausti, per poi riprendere le procedure per il recupero della salma ieri mattina













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