la protesta

«Rovereto: pugno duro contro vandalismi, spaccate e baby gang»

Il presidente di Confcommercio Rovereto e Vallagarina Marco Fontanari chiede di intervenire severamente «contro chi getta fango sulla reputazione della città»



ROVERETO. Solidarietà con le Forze dell’Ordine ma con un richiesta chiara: interventi decisi per riportare nell’alveo della civiltà una situazione che, a Rovereto, a moltissimi cittadini e operatori economici sembra ormai sfuggita di mano. «Vandalismi, spaccate di vetrine, baby gang, gesti clamorosi di escandescenza in pubblico, compiuti anche da adulti, non solo da ragazzini… gli operatori economici di Rovereto, così come i cittadini, sono esterrefatti ed esausti di assistere a episodi che solo cinque o dieci anni fa erano inconcepibili per la nostra comunità. È ora di intervenire con mano dura con chi getta fango sulla reputazione della nostra città» dichiara il presidente di Confcommercio Rovereto e Vallagarina Marco Fontanari.

L’ultimo episodio in ordine di tempo è quello immortalato da un video che, diffuso attraverso la viralità dei social network, ha avuto una ribalta anche nazionale. Criminalità, delinquenza e inciviltà sono fenomeni troppo spesso frequenti a Rovereto, tanto che il presidente della sezione Rovereto e Vallagarina di Confcommercio Trentino Marco Fontanari, raccogliendo il sentimento diffuso tra moltissimi operatori commerciali, ha lanciato un appello pubblico: «Un sincero plauso alle Forze dell’Ordine, che quotidianamente sono sulla strada per garantire l’ordine pubblico, la sicurezza e la legalità. Oggi però chiediamo anche che queste stesse Forze dell’Ordine vengano messe nella condizione di poter incidere più a fondo nella gestione delle problematiche. Ci auguriamo una risposta forte da parte delle istituzioni perché ormai la misura è colma. Sono episodi che minacciano la serena convivenza e anche le attività commerciali, ma che addirittura gettano fango sul nome di Rovereto, anche a livello nazionale. Come si vede dal video che circola in queste ore, non si tratta di ragazzini, ma di adulti violenti che vanno espulsi dalla nostra comunità, senza se e senza ma».


 

«La nostra provincia è sempre stata molto attenta ai temi dell’accoglienza e dell’inclusione. Di questo siamo fieri - molti stranieri lavorano nelle nostre aziende - ma non possiamo essere così stolti da chiudere gli occhi davanti a questa escalation di episodi. È questa, si chiedono in molti, la risposta che abbiamo per il nostro essere accoglienti? Siamo allarmati, come operatori, ma sentiamo che anche la nostra clientela ed i cittadini lo sono altrettanto. Rovereto è irriconoscibile in questi episodi. E dire che “il mondo sta cambiando”, che la nostra città è comunque più sicura e tranquilla di altre, è il modo migliore per condannarci ad un rapido peggioramento della situazione».


 

«Registro molta insoddisfazione - conclude Fontanari - e poca pazienza, ormai. Se non vi sarà una risposta adeguata ai danni, materiali e di immagine, che questi episodi provocano alla città ed al territorio, porteremo avanti ulteriori iniziative come manifestazioni in piazza e presidi a tutela della legalità».













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