Nelle mense scolastiche arriva il menu vegano 

La novità della Comunità di Valle. Finora tutto era rimesso ad accordi tra cuoche e famiglie Adesso anche i motivi etici o religiosi vengono tutelati quanto le intolleranze alimentari


Michele Stinghen


Villa lagarina. Le mense scolastiche della Vallagarina da quest'anno hanno i menù vegano e vegetariano. Accanto alle richieste per motivi di salute (celiachia, allergie, intolleranze) da quest'anno le mense scolastiche gestite dalla Comunità della Vallagarina hanno anche un altro modulo per richieste specifiche, quello per motivo "etici e religiosi", all'interno del quale si può chiedere che al proprio figlio o figlia non venga data la carne. O nemmeno i derivati animali. Non che prima si costringesse tutti a mangiare polpette o bistecche: «Fino ad ora si veniva incontro a queste richieste direttamente, con accordi con le cuoche e le famiglie - spiega la vicepresidente Enrica Zandonai - per rispondere in modo più strutturato a questa esigenza sorta nel tempo, da quest'anno abbiamo deciso di creare dei menù appositi, sia per dare equilibrio alla dieta, sia per facilitare il lavoro delle cuoche». I moduli sono in Comunità della Vallagarina, e c'è tempo fino al 30 settembre per presentarli.

Per ora quattro richieste

Attualmente sono arrivate quattro richieste per dieta vegana; numerose quelle per dieta senza carne, lo scorso anno scolastico in una sola scuola di Rovereto un centinaio optarono per farne a meno. Va ricordato che i motivi possono essere i più disparati, e non sono solo dovuti a scelte etiche della famiglia: c'è chi non mangia carne, o certi tipi di carne, per motivi religiosi, ci può essere chi preferisce non far mangiare carne a mezzogiorno perché sa che la preparerà per cena. I certificati medici per intolleranze e altro sono invece stati circa 600. «I menù vegetariani e vegani verranno preparati con gli ingredienti che già abbiamo - precisa Igea Boni, responsabile del servizio per la Comunità - quindi non compreremo tofu, ma sfrutteremo legumi, verdure e ciò che già serviamo».

Bio e chilometro zero

Il servizio, appaltato alla Risto 3, è uno dei fiori all'occhiello della Vallagarina, con la Comunità che nel tempo ha alzato sempre di più l'asticella della qualità: piatti preparati direttamente in mensa, il 40% di prodotti biologici, il 20% di prodotti "a chilometro zero". Il tutto per 930 mila pasti all'anno; 12.163 gli studenti iscritti, 30 le scuole con una propria cucina (si aggiungono altre 4 mense senza cucina: Nogaredo, Lizzana sede e succursale e Sabbionara). I numeri sono in aumento, soprattutto da quando gran parte delle scuole è passata alla settimana corta.

Lotta agli sprechi

L'altro grande tema sono gli avanzi: la novità di quest'anno è che anche la mensa di Villa Lagarina - dove è stato presentato il servizio ieri, alla presenza della dirigente Manuela Broz - ha un abbattitore. Il macchinario abbatte il calore dei piatti, permettendo di conservarli meglio. Ciò consente anche di evitare di dover gettare via del cibo. «I pasti avanzati, così conservati, verranno donati a chi ne ha bisogno, in collaborazione con il Banco Alimentare», ha annunciato Zandonai. Anche le scuole Alighieri e Filzi di Rovereto ne sono dotate, e si aggiungeranno presto elementari e medie di Mori. L'istituto di Villa inoltre aderisce al progetto frutta a scuola, ed invita gli scolari a non portarsi merendine. Infine, i genitori, per gestire menù, andamento del servizio e pagamenti, da adesso possono utilizzare la app gratuita Meets Food.













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