I numeri

L’incanto del Castello di Avio con 39 mila visitatori nel 2022. Ora si punta in alto

Dato record per i 43 anni di gestione da parte di «Fai». La riapertura ufficiale sabato 25 febbraio, anticipata eccezionalmente dal giorno di San Valentino

BILANCIO Boom di visite nei castelli trentini: +60% ingressi rispetto al 2021


Claudio Libera


AVIO. Il 2022 ha regalato grandi soddisfazioni al Castello di Avio, bene del «Fai» («Fondo per l’Ambiente Italiano») situato nella frazione di Sabbionara: da febbraio a dicembre si sono sfiorati infatti i 39.000 visitatori, dato record nei 43 anni di gestione del maniero da parte della Fondazione.

«E questo senza l’importante apporto delle visite scolastiche e di gruppi - sottolinea Alessandro Armani, direttore del Castello - che ripartiranno solo nel 2023 dopo due anni di stasi. Questo ci stimola a fare ancora meglio nei prossimi mesi».

Il castello riaprirà ufficialmente sabato 25 febbraio con l’eccezione della giornata di San Valentino: per festeggiare la giornata dell’amore e degli innamorati è prevista una visita serale con lanterne e cena romantica nella Locanda del Castello (richiesta prenotazione). Tra i luoghi iconici da vedere anche l’affresco con il bacio della dama al cavaliere, di fatto raffigurazione dell’amore.

Sul piano meramente statistico la tipologia di pubblico si conferma tipicamente italiana - proveniente da un raggio di 150 - 200 Km dal castello, con in testa Lombardia, Veneto, Emilia e Alto Adige - ed attratta sia dal patrimonio storico e culturale del Castello, sia dagli eventi. Un aspetto quest’ultimo capace di interessare particolarmente il pubblico trentino che nel corso dell’anno ha scelto di scoprire il castello in occasione di appuntamenti speciali: i Mercatini, gli eventi proposti per Halloween e quelli alla scoperta della ruralità e dell’enogastronomia della Vallagarina e del Monte Baldo.

Il bilancio 2022 del Castello di Avio è stato illustrato in una conferenza stampa al palazzo della Regione presente Mirko Bisesti, l’assessore alla Cultura del Trentino. Gli ottimi risultati sono stati raggiunti grazie a una importante rete sul territorio che parte dalla municipalità di Avio ed arriva alla Provincia passando dalla sinergia nata con il vicino Comune Ala in occasione dei Mercatini di Natale - ha chiarito Armani - fino ai legami con il mondo associazionistico e al volontariato locale: da Slow Food Valle dell’Adige Alto Garda alla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, dal Marchio del Baldo al rafforzato rapporto di collaborazione con le associazioni di categoria locali.

«Questa alleanza territoriale permette di valorizzare con questi importanti risultati il castello di Avio, che rappresenta non solo un luogo fisico - ha affermato l’assessore Mirko Bisesti - ma anche un’istituzione che fa rete, economia, cultura. I numeri dei visitatori lo confermano, non è solo la ripresa post pandemia, ma il grande lavoro fatto in questi anni dal Fai in sinergia con i Comuni della Bassa Vallagarina, la rete museale che ruota attorno al Mart e a Rovereto e quella dei cinque castelli patrimonio del Trentino: una forte collaborazione supportata anche dalle tante iniziative che fanno riferimento al castello di Sabbionara».

Le punte più importanti di visitatori si sono registrate ad agosto (6.000 visitatori), ottobre (5.500), in occasione degli eventi di Halloween (4.500, con la punta massima di 900 il primo novembre) e al Mercatino di Natale (10.500). Di grande prestigio il Concerto con i Solisti veneti. Risultati ottenuti grazie al costante lavoro sul territorio, ma anche grazie all’attività di veicolazione in campo nazionale di Visit Trentino, di Visit Rovereto e della Provincia Autonoma di Trento con gli assessorati alla Cultura e al Turismo.

Un’offerta culturale e turistica di livello con protagonista non solo il Castello ma anche il territorio che lo avvolge inteso sia come Trentino e sia come Vallagarina, capace di riscontrare un grande successo tra le famiglie grazie a proposte rivolte sia ai piccoli sia agli adulti. Sono stati molti gli eventi legati alla ruralità organizzati all’interno delle mura del Castello: dall’unicum rappresentato dal Mercatino di Pasqua ovvero dalla riproposizione in chiave primaverile di quello di Natale, alle proposte legate al vino autoctono, al Trento Doc ed alla vendemmia per bambini con il nuovo progetto denominato “Vino tra le mura”.

«L’offerta enogastronomica è per noi una sorta di cavallo di battaglia - aggiunge Armani - che ci vede raccontare il territorio partendo dalle sue eccellenze: accade a Natale così come al mercatino enogastronomico di settembre. Il visitatore che arriva da fuori provincia abbina così la visita al maniero alla scoperta delle eccellenze locali».


 













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