il via sabato 

A Calliano la prima rassegna teatrale

CALLIANO . E dopo il pieno allo Zandonai, la prima rassegna teatrale. Inizia domani la prima rassegna teatrale di Calliano, che si terrà... a Besenello. Il vulcanico gruppo teatrale callianotto...



CALLIANO . E dopo il pieno allo Zandonai, la prima rassegna teatrale. Inizia domani la prima rassegna teatrale di Calliano, che si terrà... a Besenello. Il vulcanico gruppo teatrale callianotto "Prove de teatro", dopo diversi spettacoli e il successo della sua pièce dedicata a Rebora, adesso organizza la sua prima rassegna teatrale. Ironia della sorte (per chi è di Calliano), la organizza nel teatro adatto più vicino, e cioè in quello parrocchiale di Besenello. Le rivalità tra i due paesi sono storiche e assai radicate, ma il teatro (e l'unione, di fatto, tra le due parrocchie) aiuta a superare anche i più antichi campanilismi. La "Prima... vera rassegna" (il nome dice tutto) comincia domani sera, con lo spettacolo "Ricette d'amore", con la filodrammatica giovanile di Torcegno. Il programma prevede poi altri tre spettacoli di teatro amatoriale, tutti i fine settimana di aprile, sempre al teatro di Besenello, con inizio alle 20.30 e ad ingresso libero. Il prossimo appuntamento vedrà protagonisti gli stessi attori di Calliano, che presenteranno venerdì 13 aprile il loro ultimo lavoro, "Maremma Maiala". Gli altri due spettacoli in programma sono "Un bimbo e tre papà", sabato 21 aprile, con la Nuova compagnia di teatro di Brunico, ed infine "Tutti al centro benessere", con la filodrammatica di Mezzocorona. Per accompagnare gli amici e appassionati di Calliano nella vicina Besenello Prove de teatro ha pensato a tutto, anche ad un bus navetta, con partenze alle 20: prenotazioni al 339 6769044. Prove de teatro è reduce da un successo sopra ogni aspettativa per il suo lavoro dedicato a Clemente Rebora, tenutosi al teatro Zandonai di Rovereto nell'ambito del Rosmini Day. Il teatro è stato riempito in ogni ordine di posti, e 20 persone sono state costrette a rimanere fuori perché non c'era posto. Nè i teatranti, nè gli stessi responsabili del teatro Zandonai, si aspettavano una cosa del genere, tanto che hanno dovuto aprire i palchi più alti, la balconata ed il loggione per fare posto a tutti. (m.s.)













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