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Un anno fa il primo ricovero in Trentino: il pensiero di medici e infermieri

Le parole degli operatori sanitari: “Vogliamo ricordare chi è tornato a casa guarito, chi purtroppo non ce l'ha fatta e tutti noi operatori sanitari e di supporto che in malattie infettive abbiamo combattuto”



TRENTO. In questi giorni è un anniversario continuo, e non potrebbe essere altrimenti a un anno dallo scoppio della più grave crisi sanitaria, sociale ed economica dell’era moderna, che sta mutando il dna della nostra esistenza umana. Un anno fa esatto, oggi, si verificava nell’ospedale Santa Chiara di Trento il primo ricovero in Trentino di un paziente Covid, una donna di 83 anni che si era contagiata durante un pellegrinaggio ad Assisi. Ad un anno dal primo paziente Covid, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Santa Chiara di Trento, l’Azienda sanitaria ha voluto condividere i pensieri del personale del reparto.

«Noi che qui lavoriamo, vogliamo ricordare chi è tornato a casa guarito, chi purtroppo non ce l'ha fatta e tutti noi operatori sanitari e di supporto che in malattie infettive abbiamo combattuto ininterrottamente fino al 14 luglio, quando è stato dimesso l'ultimo paziente della prima ondata.

Noi che nostro malgrado siamo stati pronti in prima linea quando il 2 agosto abbiamo ricominciato ad accogliere pazienti Covid che sono andati via via aumentando nel corso del mese fino ad arrivare al 10 settembre con ricoverati nuovamente tutti pazienti Covid. Possiamo dire che da qui è partita a tutti gli effetti la seconda ondata tutt'ora in corso, costringendo via via la riapertura dei vari reparti Covid già da ottobre.

Noi che siamo a fianco e ci sentiamo uniti ai nostri colleghi di tutti i reparti Covid della provincia di Trento che ogni giorno, appunto da ottobre, operano nel miglior modo possibile pur con i limiti che questa pandemia impone, cerchiamo di non mollare e di andare avanti con fiducia e con la speranza che finalmente un giorno si possa mettere la parola fine a questo difficile momento. C'eravamo, ci siamo e ci saremo».













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